L’alimentazione è, da sempre, parte integrante se non fondamentale di un corretto stile di vita, soprattutto nel mondo dello sport e, nel nostro piccolo, del golf, praticato a livello agonistico e amatoriale.
Quante volte vi è capitato, nel corso di una gara, di avvertire improvvisamente stanchezza o debolezza muscolare e, di conseguenza, di iniziare a colpire la palla scarica, senza che il vostro fisico risponda in modo reattivo durante lo swing e all’impatto? Trascurare il bisogno di una pausa nutriente, soprattutto in uno sport come il golf in cui mediamente si passano 5/6 ore in campo, può influire in maniera determinante sul nostro risultato finale. Nutrirsi sempre quindi, ma l’importante è farlo bene con prodotti gustosi e nutrienti.
Qui, un ruolo importante lo ricopre Dispensa Zaniboni, azienda tra le più conosciute nel mondo della distribuzione automatica e che da sempre si distingue per le sue proposte innovative e salutari, al passo con i trend di mercato e i gusti dei consumatori, sempre più attenti a prodotti sani, e al contempo, gustosi. A raccontarci le novità Nicola Zaniboni, Ceo del gruppo e grande appassionato di golf.
Quando è nata l’azienda Dispensa Zaniboni?
I miei due fratelli e io abbiamo creato la società nel 2008. Precedentemente avevamo un’altra attività sempre familiare, nata da mio padre nel settore prevalentemente dei salumi. Poi, la vita ci ha portato a fare delle scelte diverse e abbiamo deciso di ripartire ma nel mondo alimentare scegliendo però l’ambito dello snack fuori casa. La nostra scelta si è indirizzata verso il canale di vendita della distribuzione automatica, in forte crescita negli anni 2000. Siamo una società commerciale, selezioniamo prodotti che vanno dal dolce al salato, ai piatti pronti ai biologici, alla frutta fino alle bevande energetiche.
Cosa prevede la vostra offerta di prodotti?
Abbiamo cercato di capire quello che meglio rispondesse alla richiesta del consumatore nella scelta alle macchinette automatiche. Il mondo dell’alimentazione negli anni si è sempre più evoluto, le persone sono sempre più attente a ciò che acquistano e, di conseguenza, anche la gamma dei nostri prodotti che vanno dal mondo senza glutine, a quello biologico e proteico.
E qui entra il golf, un ambiente sempre più attento e selettivo soprattutto per gli snack da consumare in campo
Esatto. All’interno del nostro sito potete scaricare il “catalogo benessere” dove si possono trovare tutti i prodotti più idonei al mondo sportivo.
Secondo la sua esperienza qual è lo snack che va per la maggiore?
Sicuramente le bustine di frutta secca: mandorle, noci e mix energia e quelle di frutta morbida come albicocche, prugne e datteri, che sono ottimi portatori di energia, di magnesio e di sali minerali. Ci sono poi le barrette di frutta secca di diversi gusti e da poco è esploso l’uso della barretta proteica. Sono lo specchio delle abitudini che cambiano segnando l’abbandono delle proteine animali (carne) e l’avvicinamento alle proteine vegetali. Ecco, le nostre barrette vanno in questa direzione. Fondamentale poi comunicare le caratteristiche del prodotto, il consumatore deve essere informato su tutto e le informazioni nutrizionali devono essere sempre bene in evidenza.
Nel vostro catalogo vedo anche bevande energetiche adatte per lo sport
Sì, quello che va per la maggiore è l’Energy Drink, una bevanda dissetante agli agrumi ricca di magnesio e potassio. È una ricetta che abbiamo sviluppato al nostro interno senza caffeina e taurina. Stiamo poi studiando una bevanda isotonica, quella che viene comunemente chiamata “bevanda piatta”, non addizionata cioè con anidride carbonica.
Un mercato sempre più in crescita. Questa struttura funziona anche all’estero?
Sì, in forme ovviamente diverse da paese a paese ma il nostro canale vendita è sempre in forte crescita e ci stiamo allargando alla Spagna, Belgio, Germania e Francia con la grande distribuzione anche nei supermercati.
E lei quando è in campo che prodotti consuma?
Ho sempre diverse confezioni di frutta secca nella sacca che mi piace condividere con i miei compagni di gioco poi, quando arrivo alla 18, permettetemi di dirlo ma la birra è d’obbligo.