Andrea Pavan si è imposto nel BMW International, conclusosi in Germania (qui la cronaca). Lo ha fatto superando al play off Matthew Fitzpatrick, avversario tutt’altro che comodo. Con questo successo, il secondo negli ultimi 12 mesi nel European Tour, il romano è salito al 32° posto nel ranking europeo.
La sua strada però, seppur costellata di successi, non è stata tutta in discesa. Giocatore dotato di grande talento si è formato, golfisticamente e culturalmente, negli States dove ha portato a termine gli studi in economia. Il secondo posto nell’European Amateur del 2010, a fianco a un tale Fleetwood, lasciava presagire una carriera folgorante, segnali confermati dal successo, l’anno seguente, nel Challenge Tour proprio davanti all’inglese.
Dal 2012 al 2017 Andrea Pavan passa dal Challenge Tour, nel quale riesce sempre ad emergere, all’European Tour, dove non riesce ad imporsi. Un’altalena pericolosa che rischia di minarne la carriera. “Due anni fa in questo periodo mi trovavo in un momento molto difficile senza molte convinzioni”.
In questi momenti sono le persone che ti stanno a fianco a giocare un ruolo fondamentale. Per Pavan la famiglia, la moglie e il team che hanno creduto in lui probabilmente più di quanto facesse lui stesso. Il grande lavoro, unito alla serenità trasmessa dalla moglie Audra (dalla quale ha avuto due figli) hanno permesso a Pavan di rimanere focalizzato sul proprio swing, ritrovando motivazioni e certezze. Due successi e un balzo di quasi 700 posizioni del golf mondiale sono stati il meritato risultato.
Quello che ci auguriamo è che questi successi, e questa storia, possano ispirare altri azzurri dotati di grande talento, che faticano a ritrovarsi. Se la augurano i tifosi ma anche gli sportivi che, in passato, hanno vissuto grandi momenti proprio grazie alle loro gesta. L’occasione arriva immediata con l’Andalusia Valderrama Master by the Sergio Foundation, torneo che vedrà in campo ancora una volta sette azzurri.