La neozelandese Lydia Ko, 19enne numero uno mondiale, ha ribadito la sua indiscussa superiorità attuale imponendosi con 276 colpi (70 68 69 69, -12) nell’ANA Inspiration, il primo dei cinque major stagionali femminili disputato al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72) a Rancho Mirage in California, senza la partecipazione di giocatrici italiane.
In una sorta di festival delle giovanissime, la vincitrice in questa occasione si è giovata anche dell’aiuto involontario della thailandese Ariya Jutanugarn, 20 anni, che, in vetta a tre buche dalla fine, ha pagato la pressione cedendo di schianto e con tre bogey consecutivi è terminata al quarto posto con 278 (-10), lasciando il secondo alla coreana In Gee Chun, 22 anni e all’inglese Charley Hull (277, -11), altra ventenne dalle ottime prospettive. Non ha risposto alle attese la 21enne numero tre del Rolex ranking Lexi Thompson, che pure di esperienza ne aveva con sette titoli nel palmares. Leader dopo tre turni non ha trovato il passo giusto e ha chiuso in quinta posizione con 279 (-9).
L’orgoglio ha spinto la coreana Inbee Park, numero due al mondo, dal 16° al sesto posto con 280 (-8), dove è stata affiancata da Gerina Piller, dalla tedesca Caroline Masson e dalla coreana Sung Hyun Park. Al decimo con 281 (-7) Brooke M. Henderson e la norvegese Suzann Pettersen, al 18° con 283 (-5) Stacy Lewis, la coreana Na Yeon Choi e la giapponese Ai Miyazato, che ha condotto la danza nei primi due turni. Poca gloria, dove invece speravano di trovarne di più, per Paula Creamer, Michelle Wie e Brittany Lincicome, campionessa uscente, 36.e con 286 (-2), per la cinese Shanshan Feng, 50ª con 290 (+2), e per l’australiana Karrie Webb, 56ª con 291 (+3).
Lydia Ko è rimasta costantemente nelle prime posizioni e nei due giri finali (entrambi in 69, -3, colpi con tre birdie senza bogey) ha giocato con molta attenzione, senza sbavature, e con estrema regolarità, che è stata la sua arma vincente. La neozelandese ha firmato il secondo major in carriera, dopo aver siglato lo scorso anno l’Evian Championship, e ha portato a dodici i titoli nel LPGA Tour a cui se ne aggiungono tre nel LET e uno nel Korean LPGA. E’ al terzo successo stagionale, dopo quello della settimana precedente nel Kia Classic e l’altro ottenuto a febbraio nel LET (New Zealand Open),
“E’ fantastico – ha detto – aver vinto un altro major. Ognuno di loro è un evento unico, speciale e rende sensazioni molto diverse. Non avevo mai giocato bene su questo percorso ed esserci finalmente riuscita mi renderà sicuramente parecchio sotto l’aspetto morale nei prossimi tornei”.
Le speranze di Lexi Thompson, tesa a conquistare per la seconda volta questa gara già sua nel 2014 quando si chiamava Nabisco Championship, sono svanite con tre bogey dopo nove buche e l’eagle in extremis (73, +1) è stato utile solo per evitare una posizione di classifica fin troppo penalizzante.
Inappuntabile per undici buche (cinque birdie e un bogey) Ariya Jutanugarn, come detto, non ha retto nel finale: “Quando mi sono trovata al comando, per la prima volta sul tour, mi sono innervosita e ho perso lucidità. No, non sono delusa. Credo che se mi capiterà un’altra occasione la vivrò in maniera diversa: ho fatto tanta esperienza in questa settimana”.
Lydia Ko, che a 19 anni è divenuta la più giovane giocatrice ad essersi assicurata due major, ha ricevuto un assegno di 390.000 dollari su un montepremi di 2.600.000 dollari.