Il primo major sarà, come sempre, The Masters. All’appuntamento di Augusta, sul percorso del mitico Bobby Jones, i carrozzoni del Grande Golf approderanno nella seconda settimana di aprile. Da lì in poi, un appuntamento al mese fino a chiudere, in luglio, con The Open. Ecco qualche anticipazione sui primi due major 2020. Gli altri, nell’articolo di domani
Major #1: The Masters
Augusta National Golf Club, Georgia
9-12 aprile
Sempre uguale a se stesso e sempre diverso. L’unico major a non cambiare mai sede arriva alla sua 84a edizione in splendida forma. I giocatori e i golfisti più attenti conoscono a memoria le sue meravigliose buche, che gli valgono il secondo posto assoluto nella classifica americana di Golf Digest, dove quest’anno è stato però sorpassato dal suo eterno rivale Pine Valley (New Jersey).
Il percorso
Non staremo perciò qui a ricordare il suo iconico “Amen Corner” (formato dalle tre buche 11, 12 e 13), né i suoi meravigliosi fairway orlati da onde di fiori. Diciamo solo che, su questo percorso forse ancora più che su molti altri, le ultime nove buche della domenica spesso stravolgono e decidono in modo drammatico la classifica. Se in molti arrivano in contention all’Amen Corner, può davvero succedere di tutto. Come sanno benissimo, in negativo, Jordan Spieth e il nostro Francesco Molinari o, in positivo, Danny Willett e Tiger Woods.
Il mostro sacro del golf mondiale è risorto definitivamente proprio qui, lo scorso aprile. E quest’anno ha l’opportunità di agganciare a sei vittorie il record assoluto di Jack Nicklaus. Dopo gli interventi degli scorsi anni (ultimo l’allungamento di 40 yarde del par 5 della 5), non è stata annunciata nessuna modifica di rilievo per l’edizione 2020.
Campione in carica: Tiger Woods
Major #2: U.S. PGA Championship
TPC Harding Park, California
14-17 maggio
Quello che dall’anno scorso è diventato il secondo major in calendario, torna sulla costa occidentale degli Stati Uniti dopo ben 22 anni. L’edizione numero 102 è programmata sul più bel campo pubblico di San Francisco, il TPC Harding Park, al suo primo major. Se volete giocarci, il green fee parte da 130 dollari e sale di parecchio in mesi e orari di punta.
In archivio comunque vanta il WGC-American Express Championship del 2015, la Presidents Cup 2009 e, più di recente, il WGC-Cadillac Match Play 2015, vinto da Rory McIlroy. Nuovamente in programma nel 2025 la Presidents Cup.
L’attesa punta soprattutto su Brooks Koepka che potrebbe essere il primo nell’era moderna ad alzare in cielo il Wanamaker Trophy per tre anni consecutivi. Walter Hagen ce la fece quattro volte, ma allora si giocava in matchplay.
Il percorso
Il campo, disegnato da Willie Watson e Sam Whiting, venne aperto nel 1925. Fu dedicato a Warren G. Harding, 29° presidente U.S.A., morto a San Francisco nel 1923. È il 32° entrato nel gruppo dei TPC (Tournament Players Club) nel 2010.
In posizione magnifica, a sud del Golden Gate, e con bellissimi panorami, ha come protagonista il Lago Merced, che sfiora numerose buche. Splendidi i cypress tree che punteggiano il percorso, entrando spesso in gioco. Più facile rispetto alla media dei campi del Tour, è stato allungato di 400 yarde, per portarlo fino a 7.169. Nonostante questi interventi, si prevedono score piuttosto bassi.
Campione in carica: Brooks Koepka
1 – Continua