Durante i grandi tornei vengono stabiliti molti record sui percorsi di golf. E inoltre, ogni tanto, sul fronte del rispetto delle regole, possono capitare situazioni strane o divertenti. Ma un numero enorme di primati, fatti curiosi e imprese incredibili si possono riscontrare in ambito dilettantistico. Prima di cominciare, però, due dati che potranno tirare su un po’ il morale di noi giocatori da weekend e Coppe Fragola.
La prima è che, statististicamente, è stato verificato in maniera abbastanza precisa che solo il 20 per cento dei giocatori è in grado di scendere sotto i 90 colpi in un classico giro di 72. E secondo l’USGA Handicap System americano, la stessa percentuale rappresenta i giocatori con un vantaggio di gioco inferiore a 10. Considerato che il calcolo avviene su circa cinque milioni di iscritti, il dato è piuttosto preciso. Anche se in realtà solo i giocatori più incalliti sono soci della USGA, per cui è probabile che, considerando anche gli altri 20 milioni di giocatori U.S.A., questo valore possa scendere abbastanza.
E veniamo a qualche notizia degna del Guinness dei Primati (in effetti alcune di quelle che leggerete ne fanno parte).
Sapete a quale età è stata registrata la più “giovane” hole in one?
Quattro anni e 195 giorni. L’ha realizzata Christian Carpenter al Mountain View Golf Club in Hickory, nella Carolina del Nord. La data: 18 dicembre 1999. Un risultato da far impallidire anche Tiger Woods che la sua prima buca in uno l’ha conquistata “solo” a 8 anni e 8 mesi. In campo femminile, il record spetta invece a Soona Lee Tolley (buca 7 da 110 metri al Manhattan Woods Golf Club, New York). Era il 1° luglio 2007 e la giovanissima giocatrice aveva 5 anni e 103 giorni.
Qual è il record di buche giocate in un solo giorno?
Anche Golf Digest, da cui abbiamo ricavato alcune di queste notizie si domanda come sia stato possibile, ma pare proprio ci fossero vari testimoni a certificare l’impresa di Robb James. Al Victoria Golf Course (9 buche da 2.700 metri) di Edmonton (Canada), in 24 ore è riuscito a chiudere 851 buche. Ovvero l’incredibile numero di 47 giri da 18 buche. Forse James è un mago in grado di allungare le giornate a piacimento…
Più buche in una settimana?
Il primato appartiene a Geno Bonnalie, che l’ha stabilito nell’estate 2011, a Lewiston, in Idaho. In totale furono 2.000, ma Geno avrebbe anche potuto fare meglio se, alla fine, non avesse deciso di smettere con un po’ di anticipo. Anche uno stakanovista del green come lui forse aveva fatto il pieno di golf in quei giorni.
Il golf cart più veloce?
È abbastanza famoso negli Stati Uniti e si chiama Bandit. Costruito da Plum Quick Motors, stabilì il record su una pista della Carolina del Sud, nel 2014. Velocità raggiunta: 191,12 chilometri orari. Se l’avessero avuto a disposizione James e Bonnalie, forse avrebbero addirittura fatto meglio delle loro incredibili prestazioni.
Foursome più veloce di sempre?
Ben Crosby, Andrew Crawford, John Lyon e Russell Hayhoe lo hanno fissato al Ponteland Golf Course in Northumberland (Gran Bretagna). Coprirono le canoniche 18 buche da 72 colpi in un’ora, 4 minuti e 25 secondi. Ricordatevene quando vi sentirete appagati per aver chiuso un giro attorno alle quattro ore…
Più giri in differenti nazioni in un giorno?
Ricordiamo anche noi questo insolito record, visto che prese il via in Italia. Kasper De Wulf e Alexander Hautekiet, due giocatori belgi, fra il 24 e il 25 giugno 2013 partirono dal Tarvisio Golf & Country Club. E successivamente giocarono in sette altri Paesi: Slovenia, Austria, Germania, Francia, Lussemburgo, Olanda e infine Belgio.