Billy Horschel ha vinto il WGC-Dell Technologies Match Play al termine del più intenso weekend golfisti della stagione. Lui e Scottie Scheffler erano sicuramente stanchi nelle 18 buche della finale. Il punteggio a colpi parla chiaro: uno sopra il par per il vincitore e +2 per lo sconfitto. 2&1 il risultato finale.
Il fascino del match play
A Austin però si è giocato in match play. Scontro diretto, uomo contro uomo, buca dopo buca. Così un errore di Horschel alla buca 2, coinciso con l’unico birdie di giornata di Scheffler, è valso un punto di vantaggio. Da quel momento nessun sussolto nel gioco di Scottie che è stato dapprima pareggiato alla buca 5 grazie a un birdie dell’avversario, quindi superato alla 7 per un bogey e allungato per un nuovo errore alla 9. Le buche di ritorno sono state giocate in fotocopia dai finalisti, compreso il grave bogey al par 5 della buca 12.
Così un solo birdie, con un chip imbucato da 12 metri, è stato sufficiente a Horschel per vincere il WGC. Era alla quarta apparizione nel torneo e mai aveva giocato nel weekend. Ha vinto sei dei sette match disputati conquistando così il suo sesto titolo sul PGA Tour.
“Non è stato un giorno nel quale ho giocato bene – ha ammesso il vincitore – ho solo provato a rimanere concentrato e macinare gioco. Limitare gli errori oggi non era facile”. Vincitore tra gli outsider, dopo le numerose sorprese di sabato con le esclusioni di Rahm, testa di serie, e due specialisti di “match play” quali Ian Poulter e Sergio Garcia.
Nella finale per il terzo posto Matt Kuchar ha completato il podio a Stelle e Strisce superando 2&1 il francese Victor Perez. L’americano ha giocato decisamente meglio. Decisive, dopo un avvio drammatico del francese (triplo alla 1) e una situazione di sostanziale equilibrio, le prime buche del rientro. Kuchar ha realizzato tre birdie consecutivi, portandosi dal 1up al 4 up e limitandosi così a controllare il ritorno del francese.