L’Open d’Italia Disabili prende il via oggi al Royal Park I Roveri. Il torneo è inserito nel calendario dell’European Disabled Golf Association ed è all’insegna dei valori, dell’unione e dell’inclusione sociale, punto imprescindibile del progetto Ryder Cup 2023. In Piemonte, Regione europea dello Sport 2022, sono 44 i partecipanti che si affrontano in un evento prestigioso.
Field di livello – Tommaso Perrino, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della FIG, difenderà il titolo e cercherà il tris di successi consecutivi nella competizione dopo gli exploit del 2019 e del 2021 (la competizione nel 2020 non s’è disputata per l’emergenza sanitaria da Covid-19). Il livornese, che vanta due partecipazioni all’Open d’Italia (DP World Tour), avrà tra i principali avversari nella corsa al titolo lo svedese Joakim Bjorkman, che ha fatto sua questa competizione ininterrottamente dal 2015 al 2018, quando riuscì a calare il poker di successi.
Da Edoardo Biagi a Cristiano Berlanda, da Luisa Ceola ad Alessandra Donati, da Riccardo Bianciardi (che s’è affermato lo scorso anno nella graduatoria “strokeplay pareggiata”) a Stefano Palmieri. E ancora: Pietro Andrini, Paolo Fancelli, Vittorio Cascino, Gregorio Guglielminetti, Alessandro Petrianni e Loris Stradi. Questi e tantissimi altri i concorrenti che, tra passione, impegno, determinazione, renderanno avvincente la competizione. Per quel che riguarda gli stranieri, oltre a Bjorkman puntano a recitare un ruolo da protagonisti anche Cian Arthurs, Cedric Lescut, Rasmus Lia e Ahmet Ozyazici.
La formula di gioco e il percorso
Il torneo è aperto non solo a tutte le categorie di disabilità ma anche a quelle di Golf handicap. Verranno disputati due giri da 18 buche per una sfida all’insegna del fair play, dove verrà assegnato anche il titolo di campione italiano.
Già teatro dell’Open d’Italia (DP World Tour) per quattro edizioni consecutive dal 2009 al 2012, il Royal Park I Roveri ospiterà per il secondo anno consecutivo l’Open d’Italia Disabili-Sanofi. Situato a soli 20 km dal centro di Torino, circondato dalle Alpi e immerso nella natura del Parco Regionale La Mandria, a pochi passi dalla Reggia di Venaria Reale, il circolo piemontese è stato fondato nel 1971 dalla famiglia Agnelli. La struttura offre due percorsi da 18 buche progettati da architetti di fama mondiale, Robert Trent Jones Sr. e Michael Hurdzan.
Le dichiarazioni
Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf – “Questo evento, che porterà in campo tante storie di forza, coraggio e determinazione, testimonia l’impegno e l’attenzione della FIG verso tutti i giocatori e a tutte le giocatrici con disabilità. Stiamo registrando un crescente interesse per il golf da parte di tante persone che avevano timore ad approcciarsi allo sport. Il golf, grazie alla sua naturale propensione all’inclusività, non conosce limiti e apre nuove prospettive di vita all’insegna del benessere psicofisico. Grazie a Sanofi per aver rinnovato il supporto al torneo. I miei ringraziamenti vanno anche a donna Allegra Agnelli e a tutto il Royal Park i Roveri che ospita per il secondo anno consecutivo l’Open d’Italia Disabili, confermandosi un circolo all’avanguardia”.
Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 – “Aggregazione e inclusione, due dei punti imprescindibili del Progetto Ryder Cup 2023 trovano piena realizzazione nell’Open d’Italia Disabili, un evento che, anno dopo anno, testimonia la forza attrattiva del golf verso il mondo paralimpico.”.
Marcello Cattani, Presidente e AD Sanofi Italia, sostenitore dell’evento – “Siamo orgogliosi di rinnovare il nostro supporto all’Open d’Italia Disabili per il quarto anno consecutivo. Come azienda crediamo che lo sport non sia soltanto un ingrediente essenziale per una vita piena e in salute, ma anche uno strumento concreto di conoscenza reciproca, aggregazione e inclusione. Nella stessa direzione vanno molte nostre iniziative perché tanto si può e si deve ancora fare per superare ogni forma di distanza e barriera che limiti la piena espressione dell’individuo e la sua qualità di vita”.