Adam Scott ha annunciato che non prenderà parte ai Giochi Olimpici di Tokyo. Lo ha fatto per voce del proprio manager Johan Elliot che ha motivato così la decisione di Scott. “Ha tre figli ed è sempre in giro per il mondo. Quel periodo sarà uno dei pochi in cui potrà stare con la sua famiglia”.
Un applauso sicuramente per la sincerità, mentre pollice verso il basso per la totale assenza di spirito olimpico che dovrebbe animare gli sportivi. Peraltro già nel 2019 Scott spiegò come le Olimpiadi nipponiche non fossero per lui una priorità. A gennaio 2021 arrivò un timido ripensamento. Ora la decisione finale: dopo quelle di Rio de Janeiro per il virus Zika Scott salterà anche le Olimpiadi di Tokyo. Al Kasumigaseki Country Club, dal 29 luglio al primo agosto, l’australiano non ci sarà.
Non solo Scott tra gli assenti ai Giochi Olimpici
Quella di Scott non è la prima defezione. Il 13 marzo è stato proprio Dustin Johnson il primo a dichiarare che non avrebbe preso parte alla kermesse nipponica. Gli Stati Uniti possono facilmente trovare un’alternativa poiché hanno il problema di eccesso di pretendenti. Ogni paese può infatti schierare due atleti con un massimo di quattro se presenti tra i primi 10 al mondo. Il world ranking in questo momento vede ben otto giocatori a Stelle e Strisce tra i primi 10.