Tante le differenze tra il gioco femminile e quello maschile. Ma se volete migliorare il vostro gioco seguite un torneo delle proette. Ne rimarrete piacevolmente sorpresi. Parola di Roberto Zappa.

Dopo aver scoperto e approfondito i diversi aspetti per migliorare la nostra performance sul green, in questo numero divertiamoci a mettere a confronto questi due mondi così tanto differenti con qualche piccolo consiglio in più per le nostre appassionate golfiste.

Roberto Zappa: proette e professionisti a confronto

Partiamo dal gesto tecnico con il driver dove l’enorme differenza la si evidenzia nelle velocità del bastone all’impatto con la palla.

Se negli ultimi tre anni la media del tour maschile è volata oltre le 116 miglia orarie, con più di 180 mph di velocità in uscita della palla all’impatto, in quello femminile i numeri sono ben diversi e, al momento, ancora più statici.

La soglia delle 100 mph di velocità del bastone è ancora difficilmente raggiungibile dalla maggior parte delle proette, fatta qualche eccezione che ha come apice le 108.

La precisione nell’impatto è, tuttavia, a favore delle signore, un particolare da non sottovalutare in quanto una velocità medio/ bassa consente di trasferire la massima energia alla palla.

Il consiglio alle amiche che ci leggono è chiaramente quello di evitare di forzare lo swing alla ricerca di qualche metro in più ma, piuttosto, di prediligere la precisione con l’obiettivo primario di centrare il fairway anche nelle buche più ostiche.

Maggior precisione e minor dispersione nell’errore fanno sì che la strategia di gioco di una donna sia diversa da quella di un uomo.

Molti professionisti devono spesso ricorrere a ferri dal tee per evitare di mettere in gioco ostacoli insidiosi quali bunker o aree di penalità.

Questo è anche consentito per il fatto che poi possono controllare con più spin il colpo al green anche con bastoni medio lunghi.

Roberto Zappa: una diversa strategia per uomini e donne

Nella strategia di gioco di una donna suggerisco invece di essere più aggressive soprattutto dal tee utilizzando il driver il più possibile.

Questo vi aiuterà ad avere un colpo al green con un bastone più corto e attaccare andando all’attacco di più bandiere.

Anche se può sembrare strano, ci sono notevoli differenze anche nel gioco corto e nelle uscite dal bunker.

L’angolo con il quale il bastone attacca la palla e la posizione delle mani all’impatto, tendenzialmente nelle donne più scariche rispetto agli uomini, riducono l’effetto backspin alla palla.

Questa caratteristica rende più difficile la pratica di questi determinati colpi in particolare quelli dal bunker e i lob shot.

Il suggerimento per le lettrici è quello di potenziare una tecnica di base ripetitiva da adattare alle diverse situazioni che possono capitare in campo.

Il margine di differenza si riduce invece di molto quando si arriva sul green. Con una buona tecnica e pratica è possibile superare il giocatore dell’altro sesso.

Come descritto negli articoli precedenti, partendo da un corretto fitting del bastone, da una analisi specifica del colpo e con un percorso di pratica ben definito, si possono ottenere risultati davvero soddisfacenti.

Proette e dilettanti uomini

Se a questo uniamo quanto descritto sopra, appare evidente che il golf femminile professionistico è quello che si avvicina maggiormente a quello di un amateur di medio livello.

Nell’epoca che stiamo attraversando, la dinamica dello swing dei professionisti ha prepotentemente rubato la scena all’estetica.

Si vedono sempre più movimenti forzati, prove impensabili e colpi inimitabili.

E a maggior ragione non posso fare altro che confermare la tesi per la quale seguire dal vivo una gara professionistica femminile può dare spunti interessanti a molti dilettanti.

Per le amiche lettrici, oltre ad estendere anche a loro l’invito a seguire una gara femminile, riassumo i seguenti punti: praticare il putting nel modo migliore, rendere ripetitivi gli approcci attorno ai green ed essere più aggressive con la strategia dal tee di partenza.

Non mi rimane che augurarvi una buona estate ricca di sfide più avvincenti e divertenti.

r.zappa@italiangolfacademy.com