L’ultimo giro del torneo olimpico a Parigi nella corsa alle medaglie si preannuncia dall’alto tasso di adrenalina. Al termine del moving day, infatti, sono ben 20 i giocatori che possono ambire ad arrivare nelle prime tre posizioni: quelle che contano.
Jon Rahm, in barba alle polemiche del LIV e dei punti del World Ranking, è salito al comando completando il recupero e proseguendo con una continuità di rendimento impressionante. Sul par 71 del Golf Le National il gigante spagnolo ha iniziato con 67 colpi proseguendo nei due giri centrali con due parziali in 66. Non ha ancora capito come giocare la buca 8, par 3 di 190 metri alla quale ha realizzato tre bogey in altrettante giornate, e meno male!
Schauffele per il bis
Se Rahm non vede l’ora di aggiungere un oro nel proprio palmares, Schauffele è determinato nel confermare quello vinto a Tokyo 2020. Inutile sottolineare la super forma dell’americano che sta vivendo un anno da favola. Ha sofferto nelle prime nove buche (un bogey e un birdie), non ha perso la tranquillità, ed è passato all’incasso nelle buche di rientro con un birdie e un eagle. Giro in 68 colpi e totale di 199 (-14) proprio come Rahm con il quale giocherà nell’ultimo giro.
Tommy sogni di Ryder
Nella terza giornata Fleetwood ha sbagliato solo un tee shot, alla buca 13, pagando pegno al percorso parigino con il bogey. Per il resto ha raccolto meno rispetto a quanto seminato. Il giro in 69 colpi, il peggiore dei tre, non deve però ingannare. La sua prestazione è stata ottima e, a un colpo dai leader, proverà a conquistare l’oro per la Gran Bretagna e far cantare ancora “…Tommy, Tommy, Tommy Flletwood!”
A Parigi in tanti per le medaglie
Il numero di giocatori in corsa per le prime tre posizioni è infinita. Nicolai Hojgaard ha attaccato nel moving day risalendo ben 26 posizioni grazie al giro in 62 colpi. Il danese è a -11, quarto con Hideki Matsuyama, e ha dimostrato a tutti che scendere di 8/9 colpi sotto il par non è impresa impossibile. Saranno della partita Scottie Schffler e Rory McIlroy, appaiati al sesto posto con -10. I ventesimi sono a -7, a sette colpi dall’oro e sei dal bronzo: impresa difficile ma fattibile.
Azzurri bene ma non a sufficienza
Matteo Manassero è 21° con -6 dopo il terzo giro consecutivo in 69 colpi. Il veronese sta giocando un buon torneo. Peraltro ha perso due colpi all’ultima buca nel moving day a causa del tee shot finino in acqua e mancato up&down dal bunker. Con un field di tale livello su questo campo in un torneo “normale” il risultato sarebbe già da applausi. Purtroppo la crudeltà del torneo olimpico è che il quarto è il primo dei non vincitori. Guido Migliozzi non ha trovato il ritmo nel sabato parigino. Due bogey nelle buche di uscita e, dopo un solo birdie, doppio alla 18. Anche lui finito in acqua, in questo caso con il colpo al green. Il vicentino è sceso al 29° posto con -4 perdendo 21 posizioni.