Mai nessuna Ryder Cup in Europa ha avuto lo stesso successo di quella italiana.
Si parla di veri e propri numeri da record quelli registrati a fine settembre scorso a Roma in occasione della Ryder Cup. E noi, non ne avevamo dubbi.
La biennale sfida tra Europa e Stati Uniti, secondo lo studio della Sheffield Hallam University’s Sport Industry Research Centre, è stata capace di generare un indotto economico aggiuntivo di 262 milioni di euro. Rispetto alla Ryder Cup di Parigi 2018, quella italiana ha fatto registrare un +11% di attività economica, con un totale di 318.000 pernottamenti, per un valore di 34 milioni di euro per il settore ricettivo locale.

Sono invece 72 i milioni spesi dagli spettatori per altri consumi

Con il 19% dei visitatori che ha deciso di anticipare il proprio arrivo o di prolungare la propria visita dopo l’evento. Inoltre, due terzi degli appassionati che hanno preso parte al terzo evento sportivo per importanza mediatica hanno invece espresso il desiderio di tornare in Italia nei prossimi 12 mesi.

“È stato un successo senza precedenti e i dati sono straordinari”, ha infatti aperto la conferenza stampa il presidente della Federgolf, Franco Chimenti.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è soffermato su lavoro di squadra per portare in Italia la Ryder perché “Chimenti è stato straordinario” ma “le istituzioni, tutte, sono state più che indispensabili in questo contesto”. E se per il ministro Francesco Lollobrigida la sfida tra team Europe e Usa ha reso “l’Italia una nazione più forte” grazie “alla promozione integrata”, per il ministro Daniela Santanché il successo della manifestazione “ci rende orgogliosi di essere italiani”. Poi la parola passa al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Abbiamo tratto due lezioni da questa competizione: si può collaborare tra istituzioni a prescindere dal diverso colore politico e soprattutto che quando lavoriamo di squadra possiamo fare grandissime cose. Noi con la Ryder abbiamo vissuto un pezzo di Giubileo, abbiamo dimostrato che possiamo reggere quel numero di presenze”.