Francesco Molinari è tornato in campo solo sette giorni fa ed è già rientrato tra i giocatori favoriti nel Farmers Insurance Open. Certo, l’ottavo posto nel American Express ha giocato a favore spazzando in un solo colpo le critiche sulla sua lunga assenza. Solamente quattro tornei giocati in stagione nell’anno del trasloco intercontinentale conditi però da due top 15. I motivi per i quali avrà i riflettori puntati sono anche il 14° posto ottenuto nel 2017 e la grande precisione, che a Torrey Pines gioca un ruolo fondamentale.
Il percorso è il più lungo del novero dei campi che compongono il calendario del PGA Tour. Una “bestia” di oltre 7 chilometri che lo scorso anno è risultato tra i primi 15 campi più difficili per fairway presi, green in regulation, vicinanza alla buca e un’altra manciata di statistiche. Ecco quindi che la precisione dal tee può giocare un ruolo determinante anche se la sua preparazione sarà ben diversa da quella del 17 giugno prossimo, quando sarà palcoscenico dello U.S. Open.
Il field è stellare, troppo ghiotta l’opportunità di fare le prove generali in gara sul campo del Major. Ci saranno Jon Rahm e McIlroy a guidare il novero dei potenziali vincitori. Il nord irlandese è fresco di beffa ad Abu Dhabi, torneo nel quale gli è sfuggita la vittoria nell’ultimo giro. Inoltre a Torrey Pines McIlroy ha già ottenuto un quinto e un terzo posto, lo scorso anno. Saranno della partita anche Day, Reed e Matsuyama mentre difenderà il titolo Marc Leishman. Attenzione anche a Harris English che, tornato alla vittoria alle Hawaii vanta ben otto apparizioni con un play off perso nel 2015.