Il sudafricano Shaun Norris conquista con -13 il suo secondo titolo sul DP World Tour, vincendo in casa sul percorso del Leopard Creek, l’Alfred Dunhill Championship rimontando sei colpi di svantaggio nell’ultima giornata.
I protagonisti dell’Alfred Dunhill Championship
Grazie a un giro finale in 67 (-5), con cinque birdie, un doppio bogey e un eagle, Norris riesce a compiere una rimonta quanto mai insperata, dopo essere partito a domenica con ben sei capi dietro al leader del terzo giro, il danese Marcus Kinhult.
Lo svedese è infatti incappato in un quarto giro caratterizzato da alti e bassi chiuso in 74 (+2), perdendo così tutto il vantaggio acquisito nelle prime tre giornate e terminando il torneo in seconda posizione a -12.
Allo stesso modo fa anche Ryan Van Velzen, che partito dalla seconda piazza la domenica mattina non riesce ad andare oltre al par del campo, chiudendo a pari merito con Kinhult e all’inglese John Parry (69).
La Top Five (-11) è completata dallo spagnolo Angel Ayora (71) e dall’olandese, già vincitore sul DP World Tour, Darius Van Driel (par).
Al settimo posto a -10 troviamo un gruppetto di quattro giocatori: Martin Couvra (71), Dale Whitnell (71), Andy Sullivan (70) e Keenan Davidse (68).
Deludono i giocatori più attesi nell’Alfred Dunhill Championship
Detto di Andy Sullivan che, partito leader venerdì mattina dopo il giro inaugurale chiuso in 64 (-8), finiscono lontani dalla vetta della classifica anche Romain Languasque (-8), appena nominato come ultimo partecipante del Team dell’Europa Continentale alla prossima Team Cup di gennaio, Charl Schwartzel (69) e Julien Guerrier (66).
Buon torneo per Andrea Pavan
Il giocatore romano aveva cominciato al meglio la sua settimana in Sudafrica grazie a due ottimi due giri iniziali in 67 (-5) e 69 (-3), che lo avevano posizionato al secondo posto al giro di boa.
Purtroppo per Pavan, le ultime 36 buche chiuse a +3, non sono state all’altezza delle prime, facendo scivolare l’azzurro al 24esimo posto in classifica, autore comunque di un ottimo e solido torneo.
L’altro italiano impegnato al Leopard Creek, Francesco Laporta, non era riuscito a passare il taglio chiudendo a +1 le prime 36 buche di gara.