La Superlega prosegue nel cammino di affiliazione di giocatori mettendo nel mirino Adam Scott. L’australiano ha confermato di essere in trattative con il nuovo circuito. “Sì, ho avuto contatti e firmato un accordo di non divulgazione, così come altri giocatori. È lecito ammettere che la questione sia quantomeno interessante e l’aspetto economico non può essere trascurato”. Queste le dichiarazioni dell’australiano Scott, numero 46 del world ranking, vincitore in carriera di 14 tornei sul PGA Tour tra i quali il Masters del 2013.
Un cammino di affiliazione tutt’altro che facile quello intrapreso dal CEO Greg Norman, impegnato nel coinvolgimento verso un circuito che manca d’appeal. Jon Rahm ha confermato la propria mancanza d’interesse. “Ho 27 anni e posso dire di essere piuttosto fortunato e felice di dove sono arrivato, nello sport come nella vita”. Così ha commentato lo spagnolo, numero 1 mondiale, lasciando intendere di essere assolutamente a proprio agio sul PGA Tour. L’asso iberico ha allontanato le sirene riguardanti le offerte faraoniche arrivate dall’Arabia Saudita così come Brooks Koepka. “Sono sul PGA Tour da tempo ed è qui che rimarrò”, ha tagliato corto lo statunitense. Anche Rory McIlroy ha sottolineato il “rifiuto di quasi tutti i big mondiali”.
Superlega, Scott forse. E DeChambeau?
Cento milioni di sterline per diventare l’emblema e il volto della nuova Superlega saudita di golf. Sarebbe questa l’offerta faraonica che la Saudi Golf League (SGL) avrebbe presentato a Bryson DeChambeau. Una proposta monstre, con il californiano che si sarebbe preso del tempo per riflettere. Nel caso accettasse, il 28enne di Modesto (campione US Open 2020) rischierebbe la squalifica a vita dai principali circuiti di golf maschile, il PGA Tour e il DP World Tour.