Nessuno prima di questa settimana aveva sentito parlare di Kamaiu Johnson. La sua storia è singolare, un bel esempio per il golf. Era il 2007 e Jan Hauger, general manager del Haliman Golf Course a Tallahassee notò il timido ragazzino di 14 anni tirare alcuni colpi appena fuori dal recinto del percorso. Hauger gli si avvicinò chiedendogli come mai non fosse a scuola. Johnson studiava dal piccolo appartamento di due stanze nel quale viveva con mamma, nonna e altri cinque bambini.
Il ragazzo aveva smesso di giocare a baseball non potendo permettersi le trasferte e, vivendo nei pressi del circolo, aveva iniziato a praticare per proprio conto nei prati intorno al circolo. La Hauger lo invitò a entrare per provare a giocare sul campo. Sino ad allora Johnson aveva fatto solamente 18 buche in vita sua accompagnando un amico che giocava con il padre.
Lo staff del circolo lo adottò come un figlio. Il pro lo formò dandogli un dollaro per ogni giro effettuato come assistente ma anche il caddie master gli diede la possibilità di avere un piccolo lavoro al circolo. Il giovane Johnson iniziò la propria carriera nel mondo del golf lavorando duramente per recuperare il tempo perso.
Negli ultimi dieci anni, oggi ne ha 27, ha preso parte a mini-tours, come il Florida Professional Tour e l’Advocates Pro Golf Association (APGA), circuiti nati per dare opportunità a giovani golfisti. Ha vinto qualche gara, come il Tallahassee Open nel quale si è imposto tre volte.
La sua storia è simile a quella di molti ragazzi che giocano con impegno e passione. Spesso raccontiamo la storia di golfisti che vincono un milione di dollari a torneo. Ce ne sono un’infinità però che condividono piccole camere mangiando nei fast food per contenere le spese. Questo avviene negli States come in Europa. Kamaiu Johnson ha vinto 30.000 dollari nella scorsa stagione. La cifra non è da capogiro ma risulta enorme se paragonata alle prospettive di vita che aveva. “Il golf mi ha salvato la vita – ha raccontato – ero un ragazzino senza alcuna prospettiva e motivazione. Nel golf ho trovato una famiglia e un motivo di vita”.
Un anno fa Jeff Dailey, presidente e CEO di Farmers Insurance ha sentito Johnson raccontare la propria storia a dei reporter a margine di un torneo APGA a Torrey Pines. “Sentivo parlare un giovane golfista con grande educazione e umiltà e ho deciso che avrei fatto qualcosa per lui” ha detto Dailey. Farmers ha così firmato un contratto di 25.000 dollari per due anni a parziale copertura delle spese. Un contratto non certo milionario come quello di Rickie Fowler al quale si aggiunse quello di Bill Powers, co-fondatore di Cambridge Mobile Telematics, che aggiunse 20.000 al contratto di Farmers. “Giocare senza il peso di dover guadagnare a tutti i costi per il prossimo torneo o per mangiare è tutta un’altra cosa” ha raccontato Johnson.
Il regalo più grande è arrivato a novembre quando Dailey, chiamandolo per congratularsi per la vittoria al APGA Tour Championship, gli ha comunicato che avrebbe avuto la wild card per prendere parte al Farmers Insurance Championship. Giocare a fianco dei più forti giocatori al mondo, il sogno di una vita che si realizza. Kamaiu Johnson era la settimo cielo. Per tutto l’inverno si è allenato senza risparmiarsi ed ecco la settimana del torneo. La storia purtroppo non è, per ora, a lieto fine. La sfortuna ci ha visto benissimo e Johnson è risultato positivo la Covid-19 dovendo così ritirarsi dal torneo ancora prima del primo tee shot.