È con un fiocco viola che i giocatori si sono presentati al Sony Open in onore del compianto e molto amato Tim Rosaforte, penna straordinaria di Golf Digest.
Onore a Rosie
Durante il primo giro del 13 gennaio al Waialae Country Club di Honolulu, giocatori, caddie, media e tutto lo staff del Tour hanno voluto rendere omaggio a “Rosie”, così soprannominato dai colleghi, indossando un fiocco viola su cappellini e magliette. Un simbolo di affetto verso un grande scrittore e giornalista ma, soprattutto, un grande uomo. Ricco in cultura, esperienza e, ancora di più, in umanità ed empatia.
Tim ha consacrato la propria carriera al Golf: ha lavorato per oltre 20 anni nella redazione di Golf Digest ed è stato un emittente di Golf Channel. Oltre ad essere autore di tre libri, Rosaforte ha raccontato tramite la sua penna più di 150 tornei ed eventi.
La sua passione lo ha portato ha vincere più di 40 premi di scrittura e ha ricevuto il PGA Lifetime Achievement Award in Journalism nel 2014.
La triste notizia della sua morte all’età di 66 anni per via dell’Alzheimer che è giunta martedì ha scosso nel profondo colleghi, amici, sportivi e chiunque lo conoscesse. Rosie era amato per la sua gentilezza e la sua umiltà, ancor di più che per il suo egregio operato.
Il ricordo dei colleghi
I compagni di Golf Digest hanno voluto ricordarlo raccogliendo una serie di pensieri e aneddoti commoventi riguardanti Tim. Ciò che emerge maggiormente è la grande bontà d’animo e il sorriso dello scrittore, sempre disposto ad aiutare i suoi colleghi, anche con una strigliata quando fosse necessario.
Everybody trusted Tim. It’s why he had everybody’s cell number and everybody called him back. You knew he was going to give you a fair shake. And when he got the unfairest shake of all, he still met life with a smile on his face and a gratefulness in his heart. — Jerry Tarde
Le sue doti giornalistiche erano rare, talvolta sembravano addirittura arrivare da un altro pianeta. La sua capacità di raccontare storie e, ancora più impressionante, la sua attitudine e dedizione al lavoro, hanno fatto di lui un esemplare maestro nel mondo del giornalismo golfistico.
Per chi fosse interessato a contribuire ad una donazione, l’Università del Rhode Island fondata a suo nome, ha creato una raccolta fondi per la ricerca contro l’ Alzheimer.
Il colore viola, infatti, è il colore ufficiale del movimento di sensibilizzazione a questa silenziosa ma devastante malattia.