La 19enne Helen Briem ha ottenuto da dilettante numerosi successi oltre a tre vittorie nel let access series che l’hanno portata, prima al numero uno del ranking mondiale e poi, lo scorso luglio, al professionismo dove ha già lasciato il segno.

Ho avuto modo di conoscere personalmente una giovanissima Helen Briem nel 2016 in occasione delle gare del Milan Local Tour della U.S. Kids.

Ogni week end i suoi genitori, grandi appassionati di golf, scendevano dalla Germania in Italia per far disputare a Helen e alla sorella minore, Emilia, le prime gare insieme ad amici e coetanei. 

Già allora era evidente il suo enorme talento.

Potenza e precisione erano sicuramente le sue armi migliori, grazie alle quali è riuscita fin da subito a primeggiare nelle gare locali prima e in quelle internazionali poi.  

La carriera da dilettante di Helen Briem

Il primo successo da dilettate arriva nel 2021 con la vittoria nello European Young Masters in Finlandia, seguito dai successi nazionali nei Campionati Stroke Play e Match Play, per poi essere selezionata da Anniìka Sorenstam per la Junior Solheim Cup dello stesso anno.

Nel 2022 vince l’European Nations Cup – Copa Sotogrande e gli Internazionali d’Italia oltre a debuttare nell’Augusta National Women’s Amateur.

Termina al primo posto individuale a pari merito nel World Amateur Team Championship Espirito Santo Trophy, vincendo il bronzo come team. 

Nel 2023 conquista il Girls Amateur Championship e il Portuguese International Ladies Amateur Championship.

Nel 2024, dopo i tre successi nel Let Access Series tra le professioniste, trionfa con il team tedesco nell’European Ladies’ Team Championship, raggiungendo il numero uno del ranking mondiale amateur femminile.

Passa professionista all’età di 18 anni lo scorso luglio, vincendo subito due gare, tra cui il Rose Ladies Open (Let Access) e La Sella Open, torneo del LET.

Da piccola venivi a disputare in Italia le gare della U.S. Kids nel week end con tutta la famiglia al seguito su un grosso camper, che ricordi hai di quegli anni? 

Le gare della U.S. Kids sono sempre state un grande divertimento. Mi è piaciuto molto giocare e partecipare ai tornei internazionali così come i Local Tour nel vostro paese. È sempre stato un momento di vacanza da condividere con i miei cari.

Da più piccola praticavi altri sport o hai sempre e solo giocato a golf? È stato amore a prima vista con questo mondo o è stato merito dei tuoi genitori che ti hanno trasmesso la passione per questo gioco?

Ho praticato e pratico tuttora diverse discipline.

Da bambina ero molto portata per il nuoto, così come per l’atletica e il ciclismo.

Tra tutti gli sport quelli che ho praticato di più sono stati sicuramente il golf e lo sci alpino, perché li facevamo insieme alla mia famiglia.

Sono stati i miei genitori a farmi conoscere il golf.

Hanno iniziato quando ero molto giovane, quindi ero sempre con loro e dopo un po’ mio padre mi ha comprato il mio primo bastone.

Fin da giovanissima eri una delle poche a giocare sotto par, quale è stato secondo te la tua arma vincente in quegli anni?

Penso che questo sia stato possibile solo giocando dai tee avanzati in base all’età.

In Germania non è mai stato così, ho sempre giocato dai tee rossi o arancioni.

Il fatto di poter farlo dai tee avanzati nelle gare della U.S. Kids e aumentare la distanza delle buche in base alla mia crescita fisica e sportiva mi ha sicuramente aiutato a effettuare molti giri sotto par e prendere una certa consapevolezza e fiducia, che poi si sono rivelate fondamentali nel proseguo della mia carriera giovanile.

Di tutte le vittorie a livello amateur in patria e in giro per l’Europa, qual è stata la più bella e quale invece la più determinate per il proseguo della tua carriera?

Personalmente sono molto legata al Campionato Mondiale a Squadre Amateur di Parigi del 2022.

Ho giocato insieme a Rose Zhang e Ingrid Lindblad, che all’epoca erano le dilettanti numero 1 e 2 del mondo.

A Le National ho girato in 66, pareggiando il giro più basso effettuato proprio da Rose Zhang.

Alla fine abbiamo conquistato la medaglia di bronzo con il Team Germany. 

La vittoria dell’European Young Masters nel 2021 è stata davvero notevole.

Ho fatto eagle alla prima e all’ultima buca del giro finale e ho vinto con due colpi di vantaggio. Sentire l’inno nazionale che viene suonato per te è una sensazione incredibile e indescrivibile.

La cosa più importante è che grazie a quella vittoria mi sono qualificata per la Junior Solheim Cup, oltre ad aprirmi le porte per molti altri tornei internazionali.

Come sono state le tue esperienze alla Junior Ryder Cup e alla Solheim Cup? Quali le differenze maggiori tra i due format?

È molto difficile fare un confronto.

La formula è molto simile, la Junior Ryder Cup ha un giro in più e si gioca insieme ai ragazzi.

La Junior Solheim Cup è più familiare, ci divertiamo molto insieme e viviamo una settimana incredibile con molte attività di squadra oltre al golf.

La Junior Ryder Cup è molto professionale e ognuno fa le sue cose. Il momento clou è sicuramente il match singolo sul campo della Ryder.

È un’esperienza unica e una possibilità fantastica di imparare e crescere non solo golfisticamente.

I titoli del Girls Amateur Championship nel 2023 e dell’European Ladies’ Team Championship ti hanno dato la sicurezza per affrontare al meglio le gare del Let Access Series.

Cosa ti hanno lasciato quelle tre vittorie consecutive?

È difficile dire quale sia stata quella più speciale.

Alla vigilia del primo non avevo alcuna esenzione per le gare successive e dipendevo dalle Wild Card degli organizzatori.

Ottenere questa libertà dopo quella vittoria è stato sicuramente molto importante.

Ma anche il secondo e il terzo successo hanno la loro storia, soprattutto con il 62 (-10) nel Santander Golf Tour Avila in Spagna.

Dopo aver raggiunto la vetta del World Amateur Ranking hai deciso di passare professionista a luglio. Quali sono i tuoi obiettivi?

Grazie alla vittoria nel Rose Ladies Open e la mia prima vittoria sul LET in Spagna mi sono assicurata la carta per il Ladies European Tour della prossima stagione, mio primo vero obiettivo.

Poi ovviamente giocare la Solheim Cup e le Olimpiadi a Los Angeles, sarebbe un sogno.

Se dovessi dare un consiglio a una bambina che si avvicina oggi al golf, quali passi le consiglieresti di fare?

Penso che sia importante farne uno alla volta, senza avere fretta. Se hai raggiunto il livello successivo, si va avanti con il prossimo.

E bisogna divertirsi, godersi il gioco e continuare a farlo anche con la propria famiglia e amici.