Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna non ha voluto mancare l’appuntamento con l’Open da lui fortemente voluto. La Regione ha profuso un impegno profondo, tanto dal punto di vista economico quanto di forze messe in campo, e i risultati hanno dato ragione. La fortuna peraltro aiuta gli audaci e l’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna ha avuto un epilogo straordinario.

“Oltre al privilegio del Tour de France, con le prime tre tappe che coinvolgono l’Emilia Romagna (Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza Torino, ndr.) – ha sottolineato Bonaccini – ecco l’Open d’Italia di golf in un contesto meraviglioso. La qualità dei professionisti in campo e di chi gestisce le strutture, sia della Federazione italiana e regionale di golf, hanno permesso di fare una bellissima figura, come l’Emilia-Romagna è abituata a fare ogni volta che ospita qualche evento. Questa è una terra conosciuta per la sua ospitalità e che dal punto di vista organizzativo è capace di stupire chiunque. Sono 48 ore che tutti quelli che incontro ci rivolgono i complimenti”.

Bonaccini, grandi eventi per il successo

L’Emilia-Romagna ha quindi puntato sui grandi eventi, chiave di volta per rilanciare la propria immagine nel mondo. Un anno fa la Romagna veniva colpita da un’alluvione che l’ha messa in ginocchio, oggi sembra un lontano ricordo. La popolazione si è stretta e, cantando e rimboccandosi le mani, rialzata. Ora questi eventi ne celebrano giustamente la grandezza.

“Abbiamo in questo weekend più di 100.000 presenze negli alberghi di tutta la Regione, ci sono due milioni di persone sulle strade o nei luoghi dello sport e avremo più di 130 milioni di euro di indotto economico. È un risultato straordinario” ha chiosato Bonaccini nell’area ospitality dell’Open. Ma non è tutto perché questi eventi lasciano strutture, come le strade e gli aggiornamenti al campo, e un’immagine che darà un ritorno nel tempo.

Ben fatto Presidente Bonaccini.