Passano gli anni, nuovi fenomeni si affacciano sulla scena internazionale ma il catalizzatore rimane sempre lui, Tiger Woods. Se ad Augusta c’è anche la Tigre il Masters è un’altra cosa…
Ci risiamo, comincia la settimana più elettrizzante del golf che conta. Con alle spalle l’evento Ryder Cup svolto nella Città Eterna, il 2024, come ogni anno, inizia ufficialmente con il primo e secondo me il più emozionante e iconico major, il Masters.
Passano gli anni, il Covid è solo un lontano (brutto) ricordo, nuovi giocatori si affacciano sui vari tour, lo scontro LIV-PGA sembra arrivato alla conclusione di un ‘gentlemen agreement’ e, nonostante tutto questo, a tenere sempre banco come ormai succede da anni è sempre lui, Tiger Woods.
Lo abbiamo visto dominare la scena per decenni, demolire ogni record, ridurre validi avversari a eterni secondi, prendersi gioco della vita e degli ostacoli incontrati.
Ma alla fine rimane lui il catalizzatore indiscusso di questo amato gioco.
Non me ne vogliano tutti gli altri fenomeni che si stanno alternando nelle vittorie sui vari circuiti. Se c’è la Tigre è sicuramente un altro Masters.
E non ce ne frega nulla se claudicante, malconcio, mezzo zoppo o affaticato, lui è l’unico per cui vale la pena farsi dieci ore di volo, tre di macchina e una lunga attesa ai cancelli dell’Augusta National Golf Club.
Nel 2023, nonostante una condizione fisica precaria e in un campo che non perdona per i suoi dislivelli da Rocky Mountain, i fan lo hanno seguito, incitato, acclamato. Abbiamo tutti sofferto con lui, gioito in quelle poche occasioni dove il sorrisone a mille denti veniva fuori.
Ci siamo aggrappati alla speranza di vederlo nei Top 10 o anche nei primi 20. Purtroppo l’inclemenza del maltempo lo ha costretto a giocare 28 buche in un giorno solo. Troppe, anche per un marziano come lui.
Quindi, dopo 23 tagli consecutivi, il Fenomeno dovette abdicare e ritirarsi. Ogni volta che si presenta al Masters ognuno di noi ha la speranza di vederlo nuovamente indossare la Green Jacket, perché in fondo Superman ci ha abituato a cose impossibili, anche solo da pensare.
Purtroppo, quest’anno non sarò ad Augusta a raccontarvi per Golf & Turismo il dietro le quinte e a intervistare i grandi giocatori del passato e del presente che hanno avuto la fortuna di gareggiare in questo posto magico. Proprio ad aprile iniziano in Italia le riprese di un film in cui sarò attore protagonista: “Il tempo è ancora nostro” è il suo titolo, con la regia di Maurizio Merli. Un’esperienza unica in cui spero di essere all’altezza. Una storia che parla del valore dell’amicizia, dei sentimenti, della solitudine e di tanto golf. Spero sia veramente l’occasione per far crescere l’interesse di questo sport anche in Italia. Sono sicuro che anche Tiger, al suo ennesimo ritorno, abbia pensato che il tempo sia ancora dalla sua parte…
Nel frattempo godetevi lo spettacolo del Masters, a me mancherà tantissimo.
clubmanager@terredeiconsoli.it