Chissà quanto amaro in bocca ha sentito Matteo Manassero dopo essere incappato in un doppio bogey proprio all’ultima buca dell’Antognolla Alps Open. Certo, meglio commettere l’errore nel primo rispetto che nell’ultimo giro. Inoltre il quarto posto, a quota -2, non è da buttare. Però il secondo solitario sarebbe sicuramente stato meglio.
Sino a quel momento il veronese aveva trovato un ottimo ritmo. Dopo l’errore alla buca quattro aveva cambiato marcia e con cinque birdie pareva in controllo. Niente di irrimediabile, anzi, maggiori garanzie di spettacolo. A -2 ci sono ben 13 giocatori tra i quali Jacopo Vecchi Fossa, fresco di vittoria in Abruzzo e leader del ranking, e Luca Cianchetti, che vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista.
Al comando, a quota -5, Stefano Pitoni, già autore di ottimi giri in questo inizio stagione e in cerca di continuità, e l’amateur spagnolo Joel Moscatel. La classifica è molto corta e non è detto che il secondo giro dia indicazioni definitive per quanti potranno contendersi il titolo. Sicuramente determinerà chi dovrà assistere al turno finale, visto che il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. In palio un montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800.
L’Antognolla è considerato uno dei campi da golf più belli e impegnativi d’Italia. Fairway lunghi e in pendenza, meravigliosi ostacoli d’acqua e green ampi e ondulati. Progettato dal celebre architetto Robert Trent Jones Junior, l’intrigante layout del percorso rende il campo da golf di Antognolla emozionante e soddisfacente per golfisti di qualsiasi livello di gioco. Il circolo umbro ha già ospitato la 43esima edizione del PGAI Championship by+energia e si prepara ad accogliere, per la prima volta, una tappa internazionale dell’Alps Tour. A far da cornice al campo di gara il Castello di Antognolla.