Yuka Saso ha modellato il suo swing su quello di Rory McIlroy. Ogni sera trascorreva ore e ore a guardare il video del nordirlandese prima di andare a letto. Tutto quel lavoro ha dato i suoi frutti e ieri sera è diventata la prima filippina della storia del golf a vincere un major.
Yuka Saso un nome nuovo nel panorama del golf femminile mondiale.
Appena tre anni fa vinceva le Olimpiadi Juniores al playoff battendo la nostra azzurra Alessia Nobilio. Nello stesso anni vinceva anche due medaglie d’oro ai Giochi Asiatici.
Ora, sul percorso dell’Olympic Club, la giovanissima proette, dopo un inizio in salita con due doppi bogey di fila, ha conquistato lo U.S. Women’s Open (-4, 69 – 67 – 71 – 73) battendo alla terza buca di spareggio la giapponese Nasa Hataoka. Con questa vittoria Saso ha eguagliato la vincitrice del 2008 Inbee Park come la più giovane campionessa degli U.S Women’s Open all’età di 19 anni, 11 mesi e 17 giorni.
È stato il torneo delle giovanissime. Dopo la Saso gli occhi erano tutti puntati sulla dilettante Megha Ganne (+3, 67 – 71 – 72 – 77) che ha affascinato gli spettatori con il suo sorriso sempre stampato in volto. l’amateur chiude il suo rimo U.S. Women’s Open in 14esima posizione.
Giulia Molinaro, l’unica italiana in gara, chiude in 61esima posizione il suo secondo U.S. Women’s Open (+16, 74 – 74 – 76 – 76).
Tracollo Lexi Thompson
Era la favorita alla viglia del giro finale. L’americana partita con un colpo d vantaggio sulla Saso ne aveva poi guadagnati addirittura cinque dopo le prima 9 buche. Poi il buio totale e un doppio bogey alla 11 che ne ha segnato indelebilmente il gioco. Il colpo di grazia è arrivato alla 17 e alla 18 con due bogey di fila facendole perdere anche la possibilità di giocarsi il play off con le altre due giocatrici.
“È difficile sorridere dopo una conclusione del genere ma voglio dire questa è stata una settimana fantastica. Sì, oggi non ho giocato bene, ho fatto fatica a leggere la direzione del vento e ho sbagliato diversi ferri al green, ma i fan sono stati incredibili e ascoltare i cori e il tifo che mi hanno fatto mi ha dato la forza per continuare a fare sempre meglio”.