Trionfo numero 13 per Justin Thomas sul PGA Tour. E inoltre riconquista della vetta del OWGR, la classifica mondiale del golf, superando Jon Rahm, che è stato “re” per una sola settimana. Il 27enne fuoriclasse di Louisville (Kentucky) non perde la calma nelle ultime nove buche del WGC FedEx St. Jude e lascia gli errori ai suoi avversari. Per JT (-13, 66 70 66 65) terzo successo nella stessa stagione, risultato riuscito solo ai più grandi del golf mondiale. Per lui vittorie nella CJ Cup, disputata a ottobre, in Corea, e nel Sentry Tournament of Champions (Hawaii) nello scorso gennaio, gara che fra l’altro aveva già fatto sua nel 2017.
Nel WGC FedEx St. Jude, a Memphis (Tennessee), JT ha lasciato a tre e quattro colpi un nugolo di dieci avversari. Si sono fermati a -10 Berger, Mickelson, Koepka e l’inglese Lewis. Il gruppo a -9 comprendeva invece Schauffele, Reavie, Day, Oosthuizen, Fitzpatrick e Shane Lowry. L’irlandese è tornato fra i migliori dopo la lunga “sbornia” seguita al successo nell’Open Championship 2019.
Thomas ha chiuso il suo secondo WGC vinto in carriera (il primo, Bridgestone Invitational 2018) con un giro finale sporcato da un solo bogey (buca 12). Sull’altro piatto della bilancia sei limpidi birdie, di cui quattro nelle prime nove. Il colpo finale alla classifica è venuto però con gli altri due birdie della 15 e 16. Ulteriori premi, la conferma al primo posto della FedEx Cup con un distacco ancora maggiore e il già ricordato primo posto al mondo, che aveva già occupato per quattro settimane.
In concomitanza infatti l’unico a non pagare dazio nel finale è stato Phil Mickelson. Per gli altri tre della piazza d’onore, impossibile uscire indenni dalle due difficili 17 e 18. È andata peggio di tutti a Brooks Koepka, l’ultimo a cedere le armi, che nel tentativo disperato di recuperare il colpo di distacco ha osato troppo. Già aveva lasciato un colpo alla 16, recuperato da un mezzo miracolo alla buca successiva, ma l’acqua su quella conclusiva ha rappresentato un inevitabile doppio bogey.
Appena dietro il gruppo dei migliori Dustin Johnson (12°), mentre l’osservato speciale Bryson DeChambeau è finito 30°. A frenarlo anche un secondo giro in 73 e due bogey proprio sulle buche finali dell’ultimo giorno. Incolori le prove di Rory McIlroy, 47°, e del fresco numero uno del mondo John Rahm, 52°. Alla gara non ha preso parte Francesco Molinari, che non ci sarà nemmeno nel primo major della stagione. Il PGA Championship è in programma da giovedì al TPC Harding Park di San Francisco.