Correva l’anno 2001 quando le Federazioni di golf di Francia, Svizzera, Italia e Austria lanciarono per la prima volta un nuovo circuito professionistico.
Lo chiamarono appropriatamente Alps Tour – in onore della catena montuosa che si estende attraverso questi quattro paesi, da ovest a est – e il suo scopo è stato chiaro sin dall’inizio: fornire ai migliori giovani talenti europei l’opportunità di fare un fondamentale esperienza nei tornei professionistici e utilizzarla poi come trampolino di lancio verso livelli più alti, ovvero Challenge, European Tour e oltre.
Negli ultimi vent’anni l’Alps Tour ha ampliato i suoi confini e visitato più paesi: Slovenia, Repubblica Ceca, Belgio, Portogallo e – dal 2009 – la Spagna, che è diventata rapidamente un pilastro essenziale dell’organizzazione del circuito grazie alla sua Federazione.
Oltre l’Europa, l’Alps Tour ha sorvolato il Mar Mediterraneo con tornei anche in Marocco, Israele, Tunisia ed Egitto, accumulando un elenco impressionante di tornei e vincitori.
Ci sono stati alti e bassi in queste venti stagioni, con la nascita di grandi stelle che oggi sono protagoniste sui circuiti maggiori ma anche con momenti difficili, dovuti alla crisi economica mondiale che ha pesantemente colpito la programmazione dei tornei.
Il 2020 è stato senza dubbio l’anno più impegnativo: la pandemia da COVID-19 ha cercato in tutti i modi di vanificare gli enormi sforzi e investimenti che erano stati fatti per dare vita a un Tour di successo, e di privare di conseguenza molte stelle nascenti delle loro future carriere.
Ma non è stato così: lo scorso anno l’Alps Tour è comunque riuscito a portare a termine una stagione dignitosa, dare vita a una classifica finale e avere tre giocatori promossi al Challenge Tour 2021.
Forte di questa difficile esperienza, Alps Tour vuole guardare al 2021 come una nuova era capitalizzando il successo del passato e celebrando in grande stile questo importante anniversario con un nuovo slogan – “Raising Golf Stars”, che ne sottolinea il ruolo di talent scout di future stelle del golf – e un nuovo logo: una A che rappresenta la vetta stilizzata di una montagna, o l’ambizione di scalare la classifica mondiale per i giocatori.
“Sono estremamente orgoglioso della famiglia dell’Alps Tour” – ha dichiarato Marco Durante, presidente di Alps Tour -. Direttori, staff e giocatori, tutti insieme, hanno risposto in modo deciso alla crisi dovuta al COVID-19. Insieme abbiamo affrontato e superato una sfida senza precedenti, una situazione che ci ha costretto a prendere anche alcune decisioni difficili, a volte dure o audaci, come quelle di posticipare con breve preavviso la seconda Winter Series in Egitto o anticipare e spostare in Italia la Qualyfying School.
Con il Challenge Tour ci siamo accordati per mantenere almeno tre posti per i nostri migliori giocatori per la prossima stagione, nonostante il “congelamento” dell’Ordine di Merito, e abbiamo avuto il supporto continuo delle nostre Federazioni fondatrici, insieme a sponsor e organizzatori, per mantenere vivo e in buona salute l’Alps Tour.
In particolare devo ringraziare Estelle Richard, Alessandro Rogato e Alessandro Pia per i loro sforzi straordinari durante tutta la stagione, e il mio Consiglio per il suo impegno senza pari per continuare a offrire opportunità di gioco ai nostri giocatori”.
La nostra principale preoccupazione è stata di fornire a giocatori e staff un ambiente sicuro per giocare: ora possiamo affermare con orgoglio che tutte le nostre precauzioni hanno avuto successo, riuscendo a mantenere tutti i nostri tornei senza casi di Covid.
L’Alps Tour compie 20 anni: il nostro impegno rimane lo stesso, lanciare le future stelle del golf mondiale. E siamo sicuri che ne troveremo altre, già da questa stagione.
Manca ormai poco all’annuncio del calendario definitivo 2021, ma una bozza della prima parte di stagione è già stata definita. Prevediamo di organizzare complessivamente 16 tornei, con 8 date in Italia, 3 in Francia, 2 in Spagna, 1 in Austria e 2 in Egitto”.
Dal 2001, anno della sua fondazione, a oggi l’Alps Tour ha dato vita a ben 365 tornei, distribuendo premi in denaro per 15.240.000 euro. Sono stati ben 14 i paesi visitati, con 152 golf club coinvolti e 217 diversi vincitori.
Tre gli azzurri che si sono imposti nel 2020 sull’Alps Tour: Stefano Mazzoli (Red Sea Little Venice Open), Matteo Manassero (Toscana Open) e Jacopo Vecchi Fossa (Italy Alps Open).