A San Francisco il primo major della stagione è pieno di spunti e motivi d’interesse che ruotano intorno a un field stellare. Il TPC Harding Park, per la prima volta nella sua storia, ospita un evento dello Slam con 31 campioni major e 48 dei primi 50 giocatori del ranking. Grande assente, per noi italiani, Francesco Molinari che rientrerà in campo a settembre. Tante le sfide previste dagli accoppiamenti nei primi due giri.
Tiger insegue Jack Nicklaus
“Posso farcela e darò il massimo per la vittoria”. Woods alla vigilia del PGA Championship suona la carica e punta al pokerissimo di successi per emulare due leggende come Walter Hagen e Jack Nicklaus, che vantano cinque trionfi al PGA Championship. Troverà venti gradi in meno rispetto alla Florida, tra freddo e vento. “Lo sapevamo – ha spiegato Woods alla vigilia – e il tempo non mi spaventa. Mi sento bene, anche se ultimamente non ho giocato molti tornei a causa dell’emergenza sanitaria. Mi sono però allenato duramente, darò il massimo”.
L’ultima vittoria di Tiger al PGA Championship risale al 2007 (Oklahoma). Ma Woods sogna anche l’83esimo trionfo sul PGA Tour (è fermo a 82 al pari di Sam Snead), per diventare il nuovo primatista assoluto, e la 16esima affermazione in carriera in un Major per avvicinare il record di 18 imprese di Nicklaus.
Thomas difende il primato nel ranking
Justin Thomas (a segno nel PGA Championship del 2017), reduce dal trionfo nel WGC-FedEx St. Jude Invitational, parte con i favori del pronostico. “Vincere una volta è difficile, figuriamoci due. In campo ci sono praticamente tutti i migliori giocatori al mondo, sarà bellissimo affrontarli”. Queste le dichiarazioni del 27enne di Louisville, leader anche della FedEx Cup, alla ricerca della seconda vittoria in carriera in un Major.
Thomas dovrà guardarsi le spalle da Rahm (il suo regno è durato appena due settimane), McIlroy, Simpson e Johnson che, in caso di vittoria (da vedere poi le combinazioni e i vari piazzamenti finali), possono scavalcarlo.
Koepka punta al triplete
Essere vincitore back to back in un torneo è difficile. Farlo in un major difficilissimo. Difendere il titolo con successo per tre major consecutivi da fantascienza. Potrebbe completare l’impresa Brooks Koepka, campione delle ultime due edizioni della rassegna. A San Francisco punta il “triplete” per diventare il terzo giocatore negli ultimi 94 anni a vincere lo stesso Major per tre volte di fila. Prima di lui ci sono riusciti solo Hagen (capace, dal 1924 al 1927 d’imporsi per 4 volte al PGA Championship, cinque i successi totali – record condiviso con Nicklaus – col primo arrivato nel 1921) e Peter Thompson (a segno consecutivamente, dal 1954 al 1956, all’Open Championship). Non solo. Koepka con un trionfo in California diventerebbe il primo giocatore, dopo Woods (2005-2008), a vincere un evento del Grande Slam in quattro stagioni consecutive (nel 2017 e nel 2018 ha calato la doppietta anche nello US Open).
Spieth rivincita per la storia
Il PGA Championship rappresenta un’occasione di riscatto per Spieth. Per la quarta volta dal 2017 il texano, scivolato al 62esimo posto del ranking, ha l’occasione di completare il Grande Slam. Diventerebbe così il sesto giocatore – dopo Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Nicklaus e Woods – a riuscire nell’impresa.