Tiger ritorna in campo questa settimana nell’Hero World Challenge, alle Bahamas, in un torneo che in passato ha già vinto cinque volte e che lui stesso presenta.
L’ultima apparizione del 15 volte vincitore di major, risale al terzo giro del Masters di Augusta, quando il campione americano diede forfait per un evidente problema fisico.
Tiger scenderà in campo con Justin Thomas, suo grande amico e vincitore di due major, giovedì 30 novembre alle ore 11.52 a.m. ET.
Come da lui stesso dichiarato qualche giorno fa – “La mia caviglia sta bene. Nel punto in cui mi hanno operato la caviglia, non ho assolutamente nessun problema. Il dolore è completamente sparito. Sono le altre aree (della gamba) che i danno fastidio, visto che compensano lo sforzo”.
Woods compirà 48 anni il mese prossimo e non partecipa all’Hero dal 2019. Dopo l’incidente automobilistico del 2021 ha disputato solo cinque tornei e ha completato 72 buche per intero solamente due volte.
Le voci su un possibile ritorno di Tiger erano già iniziate dopo un video un video di inizio ottobre che ritraeva il campione americano mentre colpiva al The Hay at Pebble Beach e si sono intensificate quando è stato visto camminare senza zoppicare mentre faceva da caddie al figlio Charlie al recente Notah Begay III Junior Golf National Championship in Louisiana.
Al torneo prenderanno parte solamente 20 giocatori, tra i più forti professionisti del mondo, tra cui il due volte vincitore delle ultime due edizioni e il campione FedEx 2023 Viktor Hovland, che scenderà in campo con Max Homa e altri campioni del calibro di Rickie Fowler, Brian Harman, Cameron Young, Matt Fitzpatrick, Justin Rose, Scottie Scheffler, Collin Morikawa e Sam Burns.
Farà il suo ritorno in campo, anche lui dopo un lungo infortunio alla schiena, Will Zalatoris, che giocherà insieme a Jordan Spieth.
Il torneo sarà preceduto dalla consueta e tradizionale Pro-Am di mercoledì 29 novembre.
Le dichiarazioni di Tiger in conferenza stampa
Alla domanda sul nuovo accordo tra PGA, DP Tour e PIF, Tiger commenta così: “Dobbiamo assicurarci di avere accesso al gioco…assicurarci di proteggere il nostro programma e il nostro circuito e prenderci cura dei giocatori. Senza i giocatori, non esiste il Tour. Dobbiamo prenderci cura di loro in un modo migliore, non solo dal punto di vista finanziario, come possiamo avere la migliore atmosfera competitiva e gli eventi competitivi, contnuando a far investire gli investitori nel nostro Tour.”
Woods pensa di poter ancora vincere? “Assolutamente”, ha detto il campione americano, che aggiunge- “Amo competere, amo giocare. Ho giocato molto in questi mesi ma la gara è tutta un’altra cosa. Mi manca stare qui con i ragazzi… e le battute in generale. Ciò che mi spinge è che amo competere. Arriverà un momento in cui non sarò in grado di vincere di nuovo… quando arriverà, prenderò un’altra strada”.
Woods si riferisce a “un torneo al mese” come un obiettivo ragionevole per il futuro, facendo riferimento al Genesis Invitational di febbraio e al THE PLAYERS Championship di marzo come potenziali obiettivi e, ovviamente, ai quattro major annuali.
Questa settimana, Rob McNamara, vicepresidente di TGR Ventures, farà da caddie a Tiger, ma il 15 volte campione major non ha ancora sciolto le riserve su chi sarà sulla sua sacca nei prossimi tornei per il 2024.
Sulla possibilità che possa essere suo figlio Charlie a portargli la sacca, Tiger commenta scherzando: “Non può giocare così spesso”.