I bookmakers li davano per sfavoriti ma l’inossidabile duo Jordan Spieth e Justin Thomas ha conquistato anche la settima edizione del The Match.
Dodici buche con formula 4 alle la migliore ma ne sono bastate 10 per stringere la mano a Tiger Woods e Rory McIlroy che nulla hanno potuto contro un duo decisamente in forma, battuti per 3 e 2.
È stata la prima volta che si è giocata in notturna sul percorso del Pelican Golf Club, a Belleair, in Florida, che ha vista due coppie di giocatori più forti di sempre.
Il golf che fa bene
Uno spettacolo per tifosi in campo e da casa ma anche l’occasione di fare del bene. A ogni buca infatti in base al risultato e ai colpi dei fuoriclasse sono stati messi in palio milioni di dollari, tutti devoluti a favore della comunità fortemente colpita dall’uragano che si era da poco imbattuto in quelle zone. Il totale del ricavato è stato di 2 milioni e 605mila dollari.
Tutti i giocatori erano microfonati e non sono mancate le battute e le frecciatine tra di loro. Quattro amici che si invece che la birra alla 18 si giocano milioni di dollari per beneficienza.
Il golf che fa bene allo spirito e al cuore e, diciamocelo, rivedere Tiger in campo seppur molto zoppicante, in golf cart e solo per 10 buche fa bene allo spirito. Il campione californiano ha più volte spiegato che il vero problema attuale non è la perfora in campo quanto il camminare per 18 buche. I dolori e i problemi di fascite alla gamba gli impediscono di prendere parte a un torneo del PGA Tour. La sua ultima apparizione è stata infatti l’Open Championship del luglio scorso.
Ma la voglia di Tiger verrà saziata nuovamente tra meno di una settimana quando tornerà al PNC Championship con il figlio Charlie.