L’inglese David Horsey ha vinto con 271 colpi (63 67 68 73, -13), dopo una corsa di testa, il Made in Denmark (European Tour), disputato sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71), a Farsø in Danimarca.
Ha occupato il 27° posto con 279 colpi (73 69 66 71, -5) Andrea Pavan e sono terminati in bassa classifica Matteo Delpodio, 67° con 284 (70 72 73 69, par), ed Edoardo Molinari, 81° con 288 (73 69 70 76, +4).
Horsey, 30enne di Stockport, ha firmato il quarto titolo sul circuito, che gli ha reso un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro, lasciando a due colpi gli australiani Terry Pilkadaris e Daniel Gaunt, il danese Soren Kjeldsen e lo svedese Kristoffer Broberg (273, -11).
In sesta posizione con 274 (-10) il danese Mads Sogaard, lo scozzese Paul Lawrie, il gallese Bradley Dredge e l’australiano Richard Green.
Il danese Thomas Bjorn, molto atteso dagli appassionati di casa, ha affiancato Pavan, e hanno perso terreno cedendo nell’ultimo turno il nordirlandese Darren Clarke, capitano della compagine europea alla prossima Ryder Cup (2016), 44° con 281 (-3), e lo svedese Robert Karlsson, 58° con 283 (-1).
Horsey, che ha iniziato il giro finale con un colpo di margine su Pilkadaris, è stato messo in difficoltà da quest’ultimo che lo ha anche raggiunto, ma nelle buche 14 e 15 ha alzato bandiera bianca con un bogey e un doppio bogey.
Per l’australiano 74 (+3) colpi con due birdie, tre bogey e un doppio bogey. A quel punto è entrato in scena Soren Kjeldsen che approfittando del terzo bogey di giornata di Horsey alla 16 (73, +2 finale aggiungendo il birdie in avvio) si è portato a un colpo.
Alla 18, però, ha mancato un corto putt e con il bogey si è unito al gruppo al secondo posto dove si è inserito con giusto merito Broberg, nuovo recordman del campo con 62 (-9 con nove birdie). Horsey, che non è apparso brillante come nelle prime 54 buche, ha così avuto partita vinta agevolato di parecchio dalle debolezze degli avversari.
Pavan ha iniziato molto bene e dopo undici buche era all’11° posto grazie a cinque birdie e a un bogey, ma all’improvviso si è fatto notte. In due buche ha perso cinque colpi con un “8” alla 12ª, par 4, e con un bogey alla 13ª.
Ha comunque reagito con due birdie, poi un altro bogey ha fatto 71 (par) e sei posizioni perse. Ne ha rimontate quindi Delpodio grazie a un parziale di 69 (-2) con sette birdie e cinque bogey ed è scivolato quasi in coda Edoardo Molinari con un 76 (+5, con un birdie e sei bogey).
Non hanno superato il taglio, caduto a 142 (par): Alessandro Tadini, 137° con 149 (75 74, +7), e Renato Paratore, 147° con 151 (74 77, +9).