Partenza con il botto per il PGA Tour nel primo appuntamento dell’anno solare, il tradizionale Sentry Tournament of Champions a Maui, alle Hawaii, gara riservata ai giocatori che hanno vinto almeno un torneo nella stagione precedente sul circuito maggiore statunitense.
Una battaglia a suon di record che ha visto primeggiare l’australiano Cameron Smith davanti al numero uno del mondo, Jon Rahm.
Smith, 28enne di Brisbane, è al sesto successo da professionista, il quarto sul PGA Tour. Il suo -34 con cui ha battuto di una sola lunghezza Rahm è il record assoluto del punteggio più basso mai ottenuto nella storia del circuito americano.
L’australiano è andato a segno per il terzo anno consecutivo sul PGA Tour: nel 2020 si impose nel Sony Open alle Hawaii, lo scorso anno ad aprile vinse lo Zurich Classic of New Orleans in coppia con Marc Leishman e domenica si è ripetuto ancora alle Hawaii, questa volta nel Sentry, davanti nientemeno che al numero uno del mondo e a tutto il gotha mondiale.
“È stata una grande battaglia – ha detto felice al termine -. Jon e io abbiamo giocato molto bene tutto il torneo. È stata più che altro una sfida a tre, con Matt Jones a insidiarci sino all’ultimo. È stato un giro assurdo, con un livello altissimo, qualcosa che non dimenticherò facilmente.
Rahm è il miglior giocatore del mondo, il suo gioco è completo in ogni aspetto, il suo putt è impressionante, quindi essere riuscito a batterlo ha un sapore davvero speciale. Ho giocato davvero bene per tutta la settimana.
Ovviamente essere leader davanti a lui non è mai facile. Non ho dormito molto sabato notte in attesa del quarto giro ed è la prima volta che mi capita. È stato molto gratificante constatare a che livello è oggi il mio gioco, alla pari con alcuni dei migliori giocatori del mondo. Ho lavorato sodo per tutto questo e non potevo chiedere di più da questo inizio di stagione”.
La vittoria ha catapultato Cameron Smith al 10° posto nel World Ranking, la sua prima volta in carriera tra i Top 10 della classifica mondiale, e al terzo posto nella FedExCup.
Ora dovrà resettare alcuni dei suoi obiettivi stagionali avendoli già raggiunti. “Mi ci è voluto un po’ per entrare nella Top 20, quindi essere ora tra i primi dieci è davvero fantastico”, ha detto Smith dopo aver alzato il trofeo a Kapalua. “Questo era uno dei miei obiettivi stagionali. Ora cercherò di fare ancora meglio”.