Scottie Scheffler concede il bis al The Players ed entra nella storia
Una domenica indimenticabile per Scottie Scheffler che si conferma l’indiscusso numero uno del mondo.
Possiamo tranquillamente dire che è stato il vero protagonista sia della giornata di ieri che di oggi dimostrando un gioco da tee a green talmente consistente da risultare a tratti imbattibile. L’eagle alla 4 con l’imbucata da 84 metri ne è una prova.
Le statistiche parlano chiaro: 171 buche senza fare tre putt, 32 buche senza bogey, le ultime 31 senza perdere nemmeno un colpo e, per concludere, -8 nell’ultima giornata su quel signor campo che porta il nome di TPC Sawgrass. E ricordiamo che era sceso in campo con una contrattura al collo che si trascinava dalla giornata di venerdì.
Partito all’attacco del quarto giro con cinque colpi di svantaggio su Wyndham Clark e Xander Schauffele, il buon Scottie ha trionfato alla sua maniera, con una prova di forza assoluta, dominando letteralmente la concorrenza in quello che unanimemente viene considerato il quinto major del golf professionistico maschile.
Per l’americano un totale di -20 (67-69-68-64) e un trionfo che vale 4 milioni e mezzo di dollari su un montepremi di 25 milioni. E secondo titolo in questa stagione dopo la vittoria nell’Arnold Palmer della settimana scorsa.
Così, quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare anzi, a vincere. Un’escalation di birdie e colpi che hanno portato Scheffler a mettere le mani sulla statuetta dorata, il suo secondo Oscar del golf bissando così il successo dello scorso anno. Mai nessuno nella storia di questo evento è riuscito nell’impresa.
Ci hanno provato fino all’ultimo putt Brian Harman, Schauffele e Clark, tutti e tre al secondo posto con -19.
A Clark, campione in carica dello U.S. Open, la beffa finale con quella pallina che ha fatto un 360° alla 72esima buca facendogli infrangere il sogno di un play-off a due.
Ottima quarta piazza per Matt Fitzpatrick con -16, miglior europeo del torneo. Seguono a .-15 Si Woo Kim e Hideki Matsuyama. Sempre sulla cresta dell’onda anche Ludvig Aberg, ottavo con -14.
Francesco Molinari, unico azzurro in campo, chiude il suo The Players al 54° posto con -2 (72-69-73-72)