Finalmente Scottie. Dopo due secondi posti nel 2021 e nel 2022, il numero 1 del mondo Scottie Scheffler riesce a mettere le mani sulla tigre. Ebbene sì, perché il trofeo messo in palio per il vincitore dell’Hero World Challenge è proprio una tigre che abbraccia un mappamondo, in onore del padrone di casa, Tiger Woods, che ospita questo torneo da otto anni.
Il torneo, disputato come da tradizione sul percorso di Albany alle Bahamas, ha visto il rientro in campo del 15 volte campione major e host dell’evento Tiger Woods, che torna a disputare una gara sulla distanza delle 72 buche dopo sette mesi, quando diede forfait nel terzo giro del Masters di Augusta.
I protagonisti
Con in campo alcuni dei migliori 20 dei migliori giocatori del mondo, a circa un mese dal The Sentry, l’Hero World Challenge, ha costituito un buon test per questi atleti, che hanno potuto togliere un pò di ruggine, visto che molti di loro non disputavano un evento ufficiale dall’ultimo atto del Tour Championship di fine agosto, con la parentesi della Ryder Cup per alcuni.
Tra questi c’era proprio il numero 1 del mondo e vincitore del torneo Scottie Scheffler, che grazie a un quarto giro in 68 (-4) riesce a tenere a distanza gli inseguitori, registrando un punteggio totale di -20 sui quattro giri.
A tre colpi di distanza dal vincitore, troviamo l’austriaco Sepp Straka, che dopo un quarto giro chiuso in 64 (-8), termina il suo torneo al secondo posto con -17. In terza posizione solitaria troviamo con -16 Justin Thomas, che aveva disputato il giro di apertura proprio con Tiger Woods. grazie a un parziale di -5 di domenica.
In quarta posizione a pari merito terminano a -15 Tony Finau e Matt Fitzpatrick, che chiudono l’ultimo giro rispettivamente in 67 (-5) e in 70 (-2).
Da segnalare l’incredibile giro registrato da Viktor Hovland in 63 (-9), grazie a due eagle, sei birdie e un solo bogey, che gli permette di recuperare sei posizioni in classifica.
Tiger Woods di nuovo in campo
Inutile negare che tutti gli occhi in campo e soprattutto fuori erano per Tiger. Il suo ritorno in campo dopo sette mesi dall’operazione alla caviglia e in seguito al suo inaspettato annuncio di scendere in campo nel suo torneo alle Bahamas ha destato scalpore agli addetti ai lavori e suscitato scalpore confronti in tutti gli appassionati di questo sport.
Tutti erano curiosi dello stato e della tenuta fisica del campione americano e se fosse riuscito a tenere il ritmo per tutte le 72 buche.
La prova è stata ampiamente superata, perchè Tiger ha stupito ancora una volta tutti, riuscendo a completare l’intero torneo, mostrando oltretutto un buon gioco, soprattutto dal tee, dove ha registrato degli ottimi driver con una velocità di uscita della palla non lontana dalla media dei giocatori più potenti.
Per Tiger un torneo chiuso in par, dopo quattro giri in 75, 70, 71 e 72. Nell’intera settimana ha realizzato 19 birdie, 15 bogey e due doppi bogey.
Ha raggiunto una media di 305 yard dal tee, leggermente superiore alla media del campo, ma ha preso solo il 58% dei green in regulation, al di sotto della media.
Ma quel che è più importante non è stato tanto il risultato finale, quanto la sua condizione fisica e la situazione della caviglia, che ha tenuto, per poi cedere lievemente nel quarto e ultimo giro anche a seguito di un piccolo contrattempo in campo durante l’esecuzione di un colpo.
Le dichiarazioni di Tiger
“Credo che se me lo chiedeste adesso, sarei un po’ dolorante”- ha detto Woods dopo aver firmato la sua carta domenica ad Albany, strappando un sorriso, che poi conferma la sua intenzione di provare a disputare un torneo al mese – “Una volta al mese mi sembra ragionevole, e mi dà un paio di settimane per recuperare e una per mettermi a punto. Questo è il piano per il prossimo anno e non vedo perché dovrebbe cambiare”.
Tiger sul suo gioco: “Credo che la parte migliore della settimana sia stato il mio driver. Certo, questi fairway sono abbastanza larghi, ma mi sembrava di avere una buona velocità di palla, il che è molto positivo, e ho colpito al centro della faccia per tutta la settimana. Sono molto soddisfatto e devo continuare a lavorare in questa direzione”.
Le parole di Scottie Scheffler su Tiger
“Tornare a giocare a golf a livello agonistico è qualcosa che non si può simulare a casa, è molto diverso. Per lui è un miracolo riuscire a farlo come ha fatto per tanti anni. Tiger non è uno che si impegna al 50%, ma al 100% in qualsiasi cosa faccia”.