Ryder Cup 2020 verso uno spostamento all’anno prossimo. Le voci in merito si stanno facendo sempre più insistenti e autorevoli. Secondo indiscrezioni, la decisione definitiva dovrà essere presa entro la fine di giugno e l’orientamento pare proprio essere quello di uno slittamento al settembre 2021. Da quando il PGA Championship ha annunciato che verrà disputato agli inizi di agosto (dal 6-9) senza spettatori, le quotazioni della Ryder 2020 sono state decisamente in calo.
Pensare a un’edizione a porte chiuse non va bene quasi a nessuno. Lo spirito dell’evento, che lo proclama unico e irripetibile, è proprio quello della presenza di tanto tifo attorno ai 24 campioni impegnati in gara. Senza il supporto del pubblico, si rischia di snaturare la gara-simbolo del golf mondiale. E questo non sembra proprio stare bene a nessuno.
Ryder Cup 2020: il parere dei protagonisti
In un dettagliato articolo di ieri, The Guardian (accreditato e affidabile quotidiano britannico) l’annuncio dello spostamento sarebbe ormai in arrivo. Attualmente prevista dal 25 al 27 settembre, sul bellissimo percorso di Whistling Straits (Wisconsin), la Ryder Cup 2020 con le tribune vuote ha raccolto pollice verso dai più importanti protagonisti dello sport mondiale. A cominciare dal numero 1, Rory McIlroy, e dal vincitore di quattro major, Brooks Koepka.
Il fuoriclasse nordirlandese ha parlato del “presentimento” che l’evento non ci sarà quest’anno, mentre l’americano è andato oltre. “Ho sentito alcuni altri giocatori – ha dichiarato – e tutti abbiamo considerato la possibilità di chiamarci fuori se si dovesse cercare di disputare una Ryder Cup senza pubblico.” E lo stesso giudizio ha unito anche i capitani delle due squadre, Steve Stricker e Padraig Harrington.
Sempre secondo il quotidiano inglese, PGA of America ed European Tour stanno ultimando le verifiche con le autorità del Wisconsin. L’eventuale spostamento dell’evento, che tornerebbe a disputarsi negli anni dispari (cosa che succedeva prima della tragedia dell’11 settembre 2001), metterebbe in moto un effetto domino. La Presidents Cup passerebbe d’ufficio al 2022 e la Ryder Cup italiana al 2023. Stesso discorso, con ogni probabilità, per la versione femminile della Ryder, la Solheim Cup.