Tutte le strade portano a Roma, o meglio al Marco Simone.
L’edizione di quest’anno del nostro Open, la 78esima, firmata dal title sponsor DS Automobiles, segna di fatto un momento storico per il nostro sport.
Finalmente si gioca sul campo più atteso e chiacchierato degli ultimi anni. Quello del Marco Simone Golf & Country Club, il circolo che nel dicembre del 2015 è salito agli onori delle cronache per aver conquistato il diritto ad ospitare la prima Ryder Cup sul suolo italiano.
Non un’edizione qualunque quindi quella a cui assisteremo dal 2 al 5 settembre
Ma il primo vero grande passo di avvicinamento verso l’evento golfistico più importante che il nostro Paese abbia mai ospitato, in programma ormai tra poco più di due anni. I mugugni e le critiche sulle tempistiche di realizzazione del nuovo Marco Simone sono stati spazzati via dall’evidenza dei fatti.
Oggi il circolo di proprietà della famiglia Biagiotti si appresta ad ospitare per la seconda volta nella sua storia l’Open d’Italia (la prima fu nell’anno della sua inaugurazione, il 1994, in cui si impose l’argentino Eduardo Romero) su una vera e propria meraviglia golfistica degna dei più grandi palcoscenici internazionali.
Nessuno dei grandi nomi dell’European Tour vorrà quindi perdersi l’occasione di misurarsi sul nuovo spettacolare e tecnico tracciato. E di farlo anche con il tifo e la passione del pubblico italiano, che finalmente potrà tornare a vedere i propri beniamini da bordo fairway
Si inizierà con la Rolex Pro-Am, tradizionale prologo del torneo in programma mercoledì 1° settembre, con la presenza di tanti vip e personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria italiana al fianco dei principali protagonisti.
L’ingresso del pubblico sarà inoltre gratuito
Un segnale importante lanciato dalla Federazione Italiana Golf in accordo con l’Official Advisor Infront. Una occasione anche per il rilancio del turismo, non solo golfistico, oltre l’emergenza sanitaria.
Sarà un “cast” di assoluto livello quello che prenderà parte a uno dei tornei più antichi e prestigiosi dell’European Tour, che quest’anno mette in palio un montepremi di tre milioni di dollari.
Dopo l’assenza del 2020 ci sarà anche Francesco Molinari. L’azzurro punterà al tris di successi nel torneo dopo le vittorie del 2006 a Tolcinasco e del 2016 al Milano.
Tra i big italiani, tra gli altri, anche il nuovo numero uno azzurro, Guido Migliozzi, autore di un’ottima stagione in cui è andato più volte a un soffio dal suo terzo titolo sul circuito europeo.
L’Open d’Italia sarà anche una delle ultime chance per i giocatori del Vecchio Continente per ottenere un posto in squadra per la Ryder Cup di Whistling Straits (24-26 settembre), le cui qualificazioni si concluderanno il 12 settembre dopo il BMW PGA Championship a Wentworth. Con Francesco Molinari fermo per gran parte della stagione per problemi alla schiena, è Guido Migliozzi l’unico azzurro che può ancora aspirare a entrare in squadra attraverso il ranking europeo, mentre Chicco dovrà convincere capitan Padraig Harrington a concedergli una delle tre wild card attraverso prestazioni convincenti.
Giocheranno in casa i due romani Renato Paratore e Andrea Pavan e con loro in campo ci saranno sicuramente pure Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli e Jacopo Vecchi Fossa. Con altri possibili giocatori azzurri che verranno annunciati in seguito insieme a tanti campioni del golf internazionale.
Ultima nota: sarà la settima volta che l’Open d’Italia si giocherà nel Lazio, Regione dalla grande tradizione golfistica, dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), quella del Marco Simone (1994) e le due all’Olgiata (2002 e 2019).
Insieme a DS Automobiles, title sponsor di questa 78esima edizione, l’Open d’Italia avrà al suo fianco la Regione Lazio in qualità di Partner Istituzionale e il supporto di Rolex (Main Sponsor), Fideuram (Official Bank), Kappa (Technical Sponsor), Lindt Italia, Acqua San Benedetto ed Eureco (Official Supplier), con Corriere dello Sport, Tuttosport e Il Giornale in veste di Media Partner.