Ras Al Khaimah: vittoria al cardiopalma per Daniel Gavins
Sembrava tutto facile per l’inglese Daniel Gavins, che con due colpi di vantaggio sugli avversari, si apprestava a giocare la sua 72° buca del Ras Al Khaimah Championship sul percorso dell’Al Hamra Golf Club, ma sappiamo che nel golf nulla è scontato.
Il futuro campione, dopo aver tirato il suo driver in acqua e aver giocato il terzo colpo dal tee, ha rischiato di buttare letteralmente via il torneo, prendendo l’acqua anche con il colpo il green e, dopo un approccio non perfetto, ha poi imbucato un putt di 9 metri per il doppio bogey finale che portava così il suo punteggio finale a -17 (68; 66; 68; 69).
A quel punto i due inseguitori Alexander Björk e Zander Lombard avrebbero potuto raggiungere il giocatore inglese in testa alla classifica, ma così non è stato dopo il bogey siglato dal giocatore svedese e il mancato eagle nell’ultima buca da parte del giocatore sud africano.
Entrambi gli sfidanti chiudono così i loro torneo in seconda posizione con un punteggio finale di -16 regalando così la seconda vittoria sul DP World Tour al giocatore inglese dopo aver vinto l’ISPS Handa World Invitational nel 2021.
Le dichiarazioni del vincitore
“Sono senza parole ad essere onesti. Voglio solo ringraziare velocemente mio madre e mio padre, che avevo dimenticato di ringraziarli l’ultima volta. Sono stati fantastici per me e mi hanno supportato per tutta la mia carriera, quindi grazie mille a tutti e due e soprattutto alla mia compagna”.
Sulla buca finale ha dichiarato: ” Non è una bella buca da affrontare anche con due colpi di vantaggio. È stata una buca davvero difficile da superare, ma per fortuna ho imbucato quel putt. Ad essere onesti pensavo di andare al play off”.
“Non mi ero nemmeno accorto che Bjork avesse fatto bogey. Pensavo di aver buttato via il torneo quando sono andati due volte in acqua. Quando poi ho imbucato il putt e sono andato verso la fine del green e mi sono accorto di essere ancora in testa è stato un vero shock”.
Al quarto posto con 273 (-15) il polacco Adrian Meronk e il danese Thorbjørn Olesen e al sesto con 274 (-14) il giapponese Rikuya Hoshino, autore di un giro d’apertura fantastico in 64 (-8), lo spagnolo Adri Arnaus e il danese Rasmus Højgaard, fratello gemello di Nicolai, 13° con 277 (-11), vincitore di questo torneo lo scorso anno.
Poche gioie per i colori azzurri
L’unico italiano a giocare nel week end è stato Edoardo Molinari, che dopo il bellissimo risultato in 66 (-6) del primo giro, ha perso terreno nelle ultime tre giornate, chiudendo il suo torneo in 42° posizione a -5 (66;72;73; 72).
In assenza del capitano Luke Donald, il giocatore italiano è stato attento osservatore in campo insieme agli altri due vice capitani presenti in questo torneo, il belga Nicolas Colsaerts, 48° con 284 (-4), e il danese Thomas Bjørn , 56° con 286 (-2).
Guido Migliozzi, dopo aver iniziato la stagione contribuendo al successo del team dell’Europa Continentale nella Hero Cup e il 20° posto nell’Abu Dhabi HSBC Championship, non è riuscito a passare il taglio per il secondo evento consecutivo, dopo i primi due giri a Ras Al Khaimah chiusi in +1 (71 74).
Classifica finale
Il DP world Tour non si ferma e vola a Singapore, dove dal 9 al 12 febbraio sul percorso del Laguna National Golf Resort Club andrà in scena il Singapore Classic.
Nelle giornate di lunedì 6 e martedì 7 febbraio sullo stesso percorso di Singapore va in scena il G4D Tour (Golf for the Disabled) torneo voluto e sponsorizzato dall’European Tour Group, che vede scendere in campo anche il nostro Tommaso Perrino.