L’intrigo degli accoppiamenti nelle gare a squadre come la Presidents Cup o la Ryder va oltre all’azione sul campo, visto che i giocatori competono per l’orgoglio e per il proprio Paese.
Tra le scelte dei capitani e le selezioni delle squadre, c’è molto da analizzare.
I capitani devono considerare ogni aspetto, dalla chimica all’adattamento al campo e alle abilità, prima di decidere chi accoppiare nelle sessioni foursome e fourball.
Prima che la 15esima edizione della Presidents Cup prenda il via domani al Royal Montreal Golf Club, in questo articolo vogliamo fare un’ipotesi su cinque probabili accoppiamenti del team americano.
Sam Burns/Scottie Scheffler
Qualcuno potrebbe dire che è arrivato il momento di sciogliere questa coppia.
Negli ultimi due anni hanno fatto 0-3-1 insieme, ma ci sono buone ragioni per credere che questa volta sarà diverso.
“Al Marco Simone probabilmente entrambi stavano lottando con alcune parti del loro gioco.
Scottie non stava dando il meglio di sé quella settimana”. – ha detto il capitano statunitense Jim Furyk, – “Avrebbero vinto quasi tutte i match in alcune di quelle sessioni, ma è capitato che non vincessero perché la squadra contro cui giocavano aveva giocato meglio”.
Il palcoscenico migliore per questa coppia di amici potrebbe essere il fourball.
Scheffler e Burns sono i primi due giocatori del Tour per media di birdie nel 2024 e per percentuale di birdie o meglio nei par 4.
Scheffler è andato 0-5-3 nella Presidents Cup 2022 e nella Ryder Cup 2023.
Le sue difficoltà non si sono limitate alle partite con Burns.
Scheffler ora è in una forma incredibile.
Nel 2024 ha vinto otto volte, tra cui la FedExCup, il Masters, il THE PLAYERS Championship e la medaglia d’oro olimpica.
Anche Burns è uno dei giocatori più caldi della squadra statunitense.
Si è piazzato tra i primi cinque nei primi due eventi dei FedExCup Playoffs per assicurarsi la selezione per la squadra statunitense.
Le otto Top 10 di Burns fino al Tour Championship sono il terzo risultato più alto del Tour, dietro solo a Scheffler e Xander Schauffele.
Collin Morikawa/Scottie Scheffler
È la quarta volta che Morikawa rappresenta gli Stati Uniti come professionista.
La strategia adottata nelle sue prime due apparizioni è stata quella di far giocare Morikawa principalmente nei foursome e di abbinarlo a un grande bombardiere.
La strategia ha funzionato. Ha ottenuto un risultato combinato di 3-1 nei foursome con Dustin Johnson alla Ryder Cup 2021 e Cameron Young alla Presidents Cup 2022 (Morikawa e Johnson hanno anche vinto un match di fourball insieme nel 2021)
Morikawa ha avuto un partner diverso in ciascuno dei tre incontri a squadre che ha disputato alla Ryder Cup dello scorso anno.
Sebbene Scheffler non abbia la lunghezza di Johnson o Morikawa, potrebbe dare a Morikawa un grande aiuto dal tee.
Quest’anno Scheffler ha fatto una media di circa otto yard in più rispetto a Morikawa dal tee, pur rimanendo nella top 20 della Driving Accuracy, il che permetterebbe a Morikawa di avere ancora molte opportunità dal fairway.
Morikawa è secondo nella Driving Accuracy, quindi permetterebbe anche all’impareggiabile gioco con i ferri di Scheffler di brillare.
Scheffler ha un gioco corto più sottovalutato e quello di Morikawa è notevolmente migliorato
Entrambi i giocatori si sono classificati nella top 20 dei colpi guadagnati attorno al green in questa stagione.
A volte è sufficiente salvare il par per ottenere die punti nei foursome.
Questa accoppiata potrebbe riuscirci, ma anche avere molte possibilità di birdie.
Brian Harman/Russell Henley
C’è una scuola di pensiero che sostiene che sia vantaggioso accoppiare giocatori simili nei foursome.
È il modo più semplice per farli sentire a proprio agio in un formato scomodo.
Ebbene, non ci sono giocatori più simili di Harman e Henley, che sono stati anche compagni di squadra all’Università della Georgia.
Sono entrambi al di sotto della media per quanto riguarda la distanza con il driver, mentre sono tra i primi 20 per quanto riguarda la precisione
Sono entrambi sopra la media anche con i ferri e i putter.
Henley è al 33° posto nella classifica dei colpi guadagnati con gli approcci al green, mentre Harman 35°.
Nei colpi guadagnati sul putt, Henley è 37° e Harman 40°.
Harman può anche essere paragonato a Henley in quanto trentacinquenne che rappresenta gli Stati Uniti per la prima volta come professionista.
Harman ha fatto il suo debutto da professionista l’anno scorso, giocando la Ryder Cup come esordiente all’età di 36 anni.
Max Homa/Sahith Theegala
Forse si tratta solo di vibrazioni californiane, ma c’è anche una buona ragione per questa accoppiata.
Quest’anno Homa ha avuto difficoltà nel colpire la palla, classificandosi al 132° posto nella Driving Accuracy e al 147° nella classifica dei green in regulation.
Ecco perché dovrebbe essere abbinato al giocatore che è forse il miglior lavoratore di palla.
Theegala è noto non solo per un eccellente gioco corto, ma anche per la capacità di modellare i colpi.
Il driving di Theegala è molto migliorato quest’anno (è al 19° posto in carriera nella classifica dei colpi guadagnati dal tee).
All’inizio della sua carriera era conosciuto per avere un driver imprevedibile che si affidava alla creatività per uscire da posizioni non ottimali.
Questo potrebbe tornare utile come partner di un giocatore che spera di ritrovare la forma che gli ha permesso di fare 7-1-1 nelle ultime due partite internazionali.
Patrick Cantlay/Wyndham Clark
L’accoppiamento di Cantlay e Schauffele nei foursomes sembra scontato.
Può essere difficile trovare un buon affiatamento in questo forma, ma i due amici ed ex campioni dello Zurich Classic di New Orleans hanno trovato da tempo la quadra.
I capitani statunitensi hanno però iniziato a sperimentare nuovi partner per questi due giocatori soprattutto nel Fourball.
Clark e Cantlay sono stati accoppiati nel Four-ball del sabato pomeriggio l’anno scorso a Roma e hanno battuto la squadra composta da Rory McIlroy e Matt Fitzpatrick per 1 up.
Clark si colloca nella top 10 sia per la percentuale di birdie o meglio sui Par3 (17,4%, 7°) sia per la percentuale di birdie sui Par 4 (20,7%, 4°), ma scende all’86° posto per la percentuale di birdie sui Par 5 (48,3%), una statistica sorprendente se si considera la sua lunghezza dal tee.
È qui che entra in gioco Cantlay.
È 11° nella percentuale di birdie sui par 5 (54,4%), ma è in fondo alla classifica del Tour per quanto riguarda la percentuale di birdie sui par 3 (10,7%, 151°), ma Clark è complementare perché è uno dei migliori in questa categoria.
Non ci resta che aspettare giovedì pomeriggio quando, dopo la cerimonia di apertura, prenderà il via la 15esima Presidents Cup.
(Fonte PGA Tour/Sean Martin)