Il Waste Management Phoenix Open ha suggellato il ritorno di Brooks Koepka.
Dopo un 2020 contrassegnato dall’infortunio al ginocchio che sembrava aver compromesso il futuro del campione americano, Koepka torna al successo. Un vero e proprio trionfo costruito buca dopo buca. La svolta è stata la 17 quando ha imbucato un approccio per l’eagle che ha letteralmente tagliato le gambe ai suoi diretti avversari. Un 65 di giornata (-6) e uno score totale di -19. Ottava vittoria sul PGA Tour (tra cui quattro major) e seconda volta che vince a Phoenix, in Arizona.
Si dice che su questo percorso il torneo si vinca nelle ultime cinque buche. Bene, dalla 13 alla 18, da giovedì alla domenica, Koepka ha giocato 15 sotto il par.
Diversa invece la sorte del team leader. Una vera e propria sagra dell’errore per Jordan Spieth, Xander Schauffele e Scottie Scheffer, tra palle in acqua e tre putt.
Spieth e Scheffer chiudono il torneo in sesta posizione con -16. Diversa la sorte di Schauffele che dopo due birdie alla 15 e alla 16 manda una palla in acqua alla 17 lasciando ogni velleità di vittoria. Per lui il torneo si è chiuso in seconda posizione a un solo colpo dal leader. Accanto all’americano al 2° posto il coreano Lee Kyoung-Hoon.
Terminano al terzo posto Carlor Ortiz (miglior score di giornata, con -7) e Steve Stricker, finiti a -17. Nota di merito per il futuro capitano di Ryder Cup che ha dato una bella lezione di golf a tutti i ragazzi presenti in campo, che come minimo gli davano 30 metri sul drive.