Niente PGA Tour per Molinari: “Per il momento resto in Europa”
Il PGA Tour scalda i motori per il suo ritorno alle gare, in programma l’11 giugno in Texas, ma i problemi di spostamento da una parte all’altra dell’Oceano Atlantico legati al Covid-19 hanno scoraggiato alcuni top player europei, tra cui Francesco Molinari. “Non ci sarò – spiega l’azzurro dalla sua casa di Londra-. La quarantena obbligatoria di 14 giorni prima negli Stati Uniti e poi una volta rientrati, rende tutto molto complicato per chi, come me, ha una famiglia”.
Tra i golfisti del Vecchio continente a Fort Worth, per il Charles Schwab Challenge, primo evento (a porte chiuse) del massimo circuito americano dopo lo stop per l’emergenza coronavirus, all’appello mancheranno, tra gli altri, anche Tommy Fleetwood (numero 10 mondiale) e Lee Westwood , che come Chicco vivono in Gran Bretagna.
“Noi golfisti europei – rivela ancora il piemontese – potremmo viaggiare con un visto speciale del PGA Tour, i nostri cari no. Per il momento questa non è una opzione da prendere in considerazione, ora è un periodo di riflessione”.
Per il momento quindi il ritorno alle gare del numero uno azzurro resta un’incognita perché, se è vero “che il golf è tra gli sport più sicuri, in quanto può garantire il giusto distanziamento sociale, adesso il problema principale è rappresentato proprio dai viaggi. Speriamo che la situazione possa sbloccarsi presto e che la pandemia migliori”.
Mentre la PGA of America continua a prendere tempo circa le decisioni da assumere per la Ryder Cup (25-27 settembre nel Wisconsin), tra l’ipotesi porte chiuse e il rinvio al 2021, a rimetterci saranno anche e soprattutto i giocatori continentali con figli e mogli. Perché acconsentire a un isolamento di 14 giorni una volta arrivati in America e una quarantena di altre 2 settimane una volta rientrati nei paesi di origine o residenza (per Molinari, Londra), significherebbe stare troppo tempo lontani dai propri cari.
Più facile la situazione dell’inglese Matthew Fitzpatrick, single e senza figli, che ha deciso di affittare una casa in Florida almeno fino ad agosto, limitando così i problemi che invece saranno chiamati ad affrontare tanti campioni come Molinari, anche in vista di appuntamenti clou come la Ryder Cup, con chance di qualificazione ridotte se il sistema per accedere a uno dei posti in squadra dovesse essere confermato.