L’eagle alla buca 16 è il colpo che ha permesso a Collin Morikawa di vincere con 267 colpi (-13) il Pga Championship.
“Speravo in un rimbalzo buono e l’ho ottenuto”, ha detto Collin. “Ho colpito un ottimo putt, e ora sono “qua.
Morikawa, al suo ventottesimo inizio da professionista e al suo secondo major, ha giocato senza bogey.
Il 23enne californiano ha preso la testa della corsa quando ha fatto birdie da 40 metri sul green della 14°. Poi sulla 16 ha messo K.O. gli inseguitori con un solo swing lungo le rive del lago Merced.
Collin Morikawa porta a tre le vittorie sul PGA TOUR diventando il numero 5 nel ranking mondiale e sesto nella FedEx Cup.
Al secondo posto a due colpi Dustin Johnson, che non ha saputo rispondere agli attacchi di Morikawa, raggiunto dall’inglese Paul Casey.
Quarto posto per Scottie Scheffler, Matthew Wolff, Jason Day, Tony Finau e Bryson DeChambeau che cedono al leader tre colpi, mentre solitario al nono posto Justin Rose.
Chiudono la Top Ten a cinque colpi Xander Schauffele, Joel Dahmen e Cameron Champ.
Brooks Koepka che provava a vincere il trofeo Wanamaker per il terzo anno consecutivo chiude il torneo al 29° posto grazie ad un quarto round in 74 (+4) colpi.
“E’ il mio primo brutto round in un major dopo un po’ di tempo”, ha detto Koepka, che ha detto di aver passato le seconde nove per lo più a fare il tifo per Casey.
Tiger Woods conclude al 37° posto con 279 colpi (-1) mentre Rory McIlroy chiude al 33° con due colpi sotto il par.
REPORT DAY 3
Otto birdie, un bogey ed un doppio bogey è quanto ha marcato Dustin Johnson nel terzo giro del PGA Championship per portarsi al comando.
Ora DJ con nove colpi sotto il par ha una sola lunghezza su due giovani stelle del PGA Tour Scottie Scheffler, esordiente del Texas e Cameron Champ, lo swing più potente del Tour.
“Dovrò giocare bene a golf se voglio vincere. E’ semplice”, ha detto Johnson. “Devo colpire molti fairway e molti green. Se riuscirò a farlo domani, avrò buone possibilità di arrivare in fondo al percorso”.
Sono due invece i colpi che devono recuperare Collin Molikawa, Paul Casey e Brooks Koepka teso a voler issare il trofeo Wanamaker per il terzo anno consecutivo, cosa che non accadeva da quando Walter Hagen ne vinse quattro di fila negli anni venti.
A contendere il titolo a DJ ci sono anche gli inglesi Fleetwood e Rose, l’australiano Day, Daniel Berger, Tony Finau e Bryson DeChambeau.
Da tutta questa azione manca Tiger Woods, 59° con due colpi sopra il par, è fuori dai giochi per il quarto major consecutiva dopo l’emozionante vittoria al Masters dell’anno scorso, e Rory McIlroy 43° con 210 colpi (par).
Report Day 2 – PGA Championship
Il 25enne Haotong Li realizza un secondo giro bogey free con 5 birdie che lo portano in vetta al PGA Championship.
Li si è detto sorpreso di essere in testa alla gara. “Non pensavo di poter giocare in questo modo… non avevo fiducia in me stesso”.
Era in Cina quando la pandemia ha chiuso il golf. È tornato tre settimane fa e ha mancato il taglio, e poi al 75° posto in field da 78 giocatori al World Golf Championships-FedEx St. Jude Invitational.
Li ha vinto due gare sull’European Tour, l’ultima volta nel 2018 al Dubai Desert Classic, quando per vincere ha sconfitto Rory McIlroy di un colpo.
Il giocatore cinese ha due colpi di vantaggio su una pattuglia di sei giocatori che comprende Jason Day, Daniel Berger, Justin Rose, Mike Lorenzo-Vera e il campione in carica Brooks Koepka.
Koepka era più preoccupato per dei dolori ad un’anca e al ginocchio sinistro. Questo però non gli ha impedito di marcare un secondo round in 68 colpi (-2).
“Ho fatto un sacco di buoni putt, ma non sono entrati” ha commentato Koepka. “Sono abbastanza soddisfatto del mio gioco con i ferri, e mi piace la posizione dove mi trovo”.
Sono tre le lunghezze che Li mette tra se e Cameron Champ, Paul Casey e Brendon Todd.
Sale in 11ª posizione Dustin Johnson, mentre perdendo cinque posizioni Patrick Reed e Bryson DeChambeau vengono raggiunti in 25ª posizione da Collin Morikawa.
Tutti in recupero Jon Rahm, Webb Simpson e Rory McIlroy che si portano al 30° posto, mentre è molto più indietro Tiger Woods che chiude in par al 43° posto.
Report Day 1 – PGA Championship
Alla fine del primo round del PGA Championship Jason Day e Brendon Todd sono in vetta con 65 colpi (-5).
Day sta uscendo da un lungo periodo di crisi. “Finalmente ne ho avuto abbastanza di autocommiserarmi. Puoi iniziare a dare la colpa a tutto tranne che a te stesso. A volte devi solo tirarti su le maniche e andare avanti”, ha detto Day.
Il risultato è stato di tre top 10 consecutive. “Mi sento come se lo slancio che ho avuto nelle ultime tre partenze si fosse insinuato in questa settimana. Sono entusiasta – la cosa divertente è che ogni giorno non vedo l’ora di tornare in campo e giocare, mentre prima facevo fatica ad alzarmi”, ha aggiunto Day.
Il duo di testa ha un colpo di vantaggio su Scheffler, Kaymer, Schauffele, Cauley, Johnson, Rose, Steele, Vera e Koepka.
L’82 volte vincitore sul PGA TOUR è stato lontano dai suoi score migliori, ma è riuscito a chiudere in 68 colpi (-2), il suo inizio più basso in major dal 2012, che lo mette al 20° posto assieme a Bryson DeChambeau.
Un colpo sotto par dopo le prime 18 buche per Collin Morikawa e Dustin Johnson, mentre Rory McIlroy e Jon Rahm chiudono in par la prima frazione.
Sono al 68° posto con 71 colpi (+1) Justin Thomas e Webb Simpson, mentre con tre colpi sopra il par al 109° posto ci sono Jordan Spieth e Sungjae Im.
Prologo di Federica Rossi
Per la prima volta nella sua quasi centenaria storia, il circolo pubblico di San Francisco ospita un torneo major ma il ritorno al centro del golf che conta per la città di San Francisco è stato un percorso tutt’altro che agevole.
La 102esima edizione del PGA Championship doveva essere disputata a metà maggio al TPC Harding Park, percorso pubblico di proprietà del comune di San Francisco ma a gestione privata.
A causa della pandemia da Covid-19, il major è stato rinviato al 6-9 agosto, diventando di fatto il primo torneo dello Slam giocato in questo rivoluzionato 2020.
La grande assenza: Francesco Molinari non parteciperà al PGA Championship, il primo major stagionale.
L’ultima apparizione in una gara ufficiale dell’azzurro risale allo scorso marzo, quando prese parte al The Players Championship che fu interrotto dopo un giro per la pandemia.
Non si conosce la causa dell’assenza. La sua ultima dichiarazione risale ai primi di luglio quando commentando la scelta di volersi trasferire in California lasciando Londra dopo 11 anni, aveva detto che il suo ritorno in campo sarebbe stato proprio in occasione del primo major.
Field stellare
Come ci si aspettava sarà il Field delle grandi occasioni quello presente sul tee della 1 giovedì 6 agosto. Saranno presenti ben 95 dei primi 100 classificati nel World Ranking.
Insieme a Molinari, attuale numero 33, saranno invece assenti gli inglesi Lee Westwood (n. 36) ed Eddie Pepperell (n. 89), il belga Thomas Pieters (n. 76) e il giapponese Shugo Imahira (n. 50).
Non ci sarà neanche l’irlandese Padraig Harrington, capitano del Team Europe che affronterà la squadra statunitense nella prossima Ryder Cup 2021.
Chi sarà il nuovo re d’America?
L’anno scorso lo show in campo lo ha servito praticamente un solo uomo, Brooks Koepka, capace fin dalle prime 18 buche di ammazzare letteralmente il torneo con un gioco devastante quanto efficace.
A Bethpage ha messo in bacheca il suo quarto titolo del Grande Slam, diventando il primo giocatore nella storia del golf moderno a riuscire a riconfermarsi campione in due dei quattro major (U.S. Open 2017 e 2018, PGA Championship 2018 e 2019).
Ora gli occhi del mondo sono puntati sull’uomo più discusso del momento, Bryson DeChambeau che con un fisico nuovo di zecca ha dato prova di meritarsi un posto nelle prime pagine dei libri del golf.
Grande attesa anche per il nuovo numero uno del mondo, Jon Rahm che con la vittoria nel Memorial Tournament ha spodestato Rory McIlroy dal trono.
Il nordirlandese è chiamato a rispondere provando in tutti i modi di portarsi a casa un major che non arriva dal 2014, anno nel quale ha vinto il PGA Championship e l’Open Championship.
Senza dimenticare Tiger Woods, il giocatore capace di alimentare le folle tenendo ormai da oltre 20 anni con il fiato sospeso tutti i grandi appassionati.
E se il golf ormai è uno degli sport più diffusi del mondo il merito lo si deve soprattutto a lui e alle sue gloriose imprese.