Paul Lawrie lascia l’European Tour.
Dopo 620 tornei giocati, 8 vittorie (tra le quali l’Open Championship vinto nel 1999), 67 piazzamenti nei top 10, 396 tagli superati e 12.718.724 euro guadagnati, lo scozzese dice basta e si prepara a lasciare il circuito europeo.
Il torneo dello Scottish Open di settimana scorsa, torneo delle Rolex Series sul percorso di North Berwick, è stata la sua ultima apparizione.
“Ci sono molti fattori alla base della mia scelta, quello principale è che sento di non poter più essere competitivo come vorrei. La mia schiena non fornisce inoltre le garanzie necessarie, ho una ernia del disco e faccio fatica anche ad allenarmi. Non voglio togliere il posto a un giovane ragazzo per poi fare due giri sopra par e uscire dal taglio. Inoltre sono anche molto impegnato fuori dal campo da golf e devo dire che in questo periodo preferisco dedicarmi ad altro”.
Queste le dichiarazioni di Paul Lawrie che lasciato l’European Tour si dedicherà al Legend Tour, circuito over 50, lasciando una porta aperta per giocare al fianco dei big all’Open Championship, che potrà disputare fino all’età di 60 anni vista l’esenzione ricevuta per aver alzato al cielo la “Claret Jug” a Carnoustie nel ’97.
“Per quanto riguarda il mio futuro, ho molte ambizioni sul Legends Tour. Non sto dicendo che batterò sempre i miei avversari, ma sento che su questo circuito potrò ancora dire la mia e vincere un paio di tornei. I percorsi sono più corti e non sono così difficili
come sul Tour maggiore”
La carriera di Paul Lawrie
Professionista dal 1986, dall’età di 17 anni, e membro dell’European Tour dal 1992, Lawrie in carriera ha giocato due Ryder Cup, una nel 1999 e una nel 2012, quella del “miracolo di Medinah” (prendendo il nome dal Medinah Country Club, teatro di gara nell’Illinois). Dove il Vecchio Continente realizzò la più grande rimonta nella storia della competizione biennale vincendo 8 singoli, perdendone 3 e pareggiandone uno (con Francesco Molinari che riuscì a fermare Tiger Woods) trionfando in volata. In quella occasione lo scozzese riuscì a superare Brandt Snedeker per 5&3.