Continua senza sosta il momento d’oro di Jon Rahm. Dopo un inizio di stagione folgorante, con tre titoli del PGA Tour conquistati tra gennaio e febbraio (non accadeva sul circuito statunitense dal 1975, con Johnny Miller) e il trono del World Ranking strappato a Scottie Scheffler, il 28enne spagnolo non ha tradito le attese nemmeno all’Arnold Palmer Invitational, uno dei più prestigiosi appuntamenti di questa prima parte di stagione.
Con un primo giro in 65 (-7), impreziosito da un inizio e da un finale spettacolare (tre birdie di apertura, poi un eagle e due birdie tra la 16 e la 18), Rahm ha preso la testa in solitario a Bay Hill dopo 18 buche nel torneo nato e voluto da una delle più grandi leggende del nostro sport, Arnold Palmer, scomparso a 87 anni nel settembre del 2016.
Non si è smentito nemmeno Chris Kirk, fresco vincitore settimana scorsa dell’Honda Classic al PGA National di West Palm Beach, in Florida, che ha confermato il suo stato di grazia con un 67 (-5) di apertura e il secondo posto in classifica alle spalle del solo Rahm.
Insieme a Kirk con lo stesso punteggio ci sono anche Cameron Young e Kurt Kitayama, mentre l’ex numero 1 del mondo Scottie Scheffler con 68 è quarto insieme a Jordan Spieth, Xander Schauffele, Patrick Cantlay e un finalmente ritrovato ad alti livelli Rickie Fowler.
Bene anche l’unico azzurro impegnato nel torneo che quest’anno mette in palio ben 20 milioni di montepremi, Francesco Molinari. Vincitore a Bay Hill nel 2019, Chicco è partito fortissimo con tre birdie nelle prime tre buche ma poi ha dovuto concedere qualcosa al campo, prima di chiudere comunque sotto par in 69 (-3) per un ottimo 13° posto.
Giro sotto tono per Rory McIlroy, solo 68° in classifica generale a causa di un 73 di apertura, e per Collin Morikawa, 82° con 74.
Questo il leaderboard completo del ARNOLD PALMER INVITATIONAL