Ha lottato come un leone ma non ce l’ha fatta Lee Westwwod a ritornare al successo sul PGA Tour undici anni dopo.
L’Arnold Palmer Invitational 2021 è andato meritatamente a Bryson DeChambeau, e non certo per aver sparato drive siderali dal tee (la sua palla sta in aria 7.5 secondi, di media, oltre un secondo in più degli altri giocatori…) ma anche e soprattutto per aver imbucato nei momenti cruciali delle ultime 18 buche del torneo.
Partito con un colpo da recuperare su Westwood, il campione U.S. Open in carica ha agganciato l’inglese alla buca 4, per poi superarlo alla 7, causa un errore al par tre. Il primo vero segnale è arrivato alla 11, dove dopo un tee shot con il ferro che quasi finisce in acqua, DeChambeau ha salvato un par a dir poco miracoloso grazie a un putt in costa da 15 metri che gli ha permesso di restare davanti di una lunghezza.
Vantaggio che ha mantenuto sino praticamente al termine, infilando una serie di 12 par di fila per chiudere in 71 colpi a -11, uno in meno di un comunque eccezionale Westwood (73, -10).
Per il 27enne di Modesto, in California, è l’ottavo titolo sul PGA Tour e il decimo in carriera. Ma per liberare la sua gioia ha dovuto sudare sino all’ultimo colpo della 18, imbucando un non facile putt di oltre un metro.
In una giornata dalle condizioni meteo complicate, con vento a raffiche e green di vetro (stimpmeter a 13.5), solo tre giocatori hanno chiuso sotto par. Onore quindi a Bryson BeChambeau, che sotto pressione ha mostrato di non essere solo un rude picchiatore ma un campione dai nervi saldi e con una grande fame di vittoria.
Il successo a Bay Hill gli ha consentito di passare dall’11° al 6° posto nel World Ranking e di prendere la testa della FedEx Cup 2021.
Grande torneo per il 29 canadese Corey Conners, terzo con -8 (74 nelle ultime 18 buche), e per Andrew Putnam e Richy Werenski, quarti a -6 insieme a un ritrovato Jordan Spieth, anche se sempre alle prese con tanti putt mancati dalla corta/media distanza.
Decimo ma mai in contention Rory McIlroy, leader dopo la prima giornata (66), ma poi autore di tre giri anonimi in decrescendo (71 72 76).
Francesco Molinari, campione qui nel 2019, è uscito al taglio venerdì dopo due brutti giri in 78 e 74. Il Players a Sawgrass, in programma da giovedì prossimo, è l’occasione perfetta per voltare subito pagina e dimenticare in fretta la delusione di Bay Hill.
Questa la classifica finale del ARNOLD PALMER INVITATIONAL