Open d’Italia Disabili – Sanofi: Perrino davanti a tutti, Bjorkman insegue
Al Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano (Torino), alla presenza del Presidente della FIG Franco Chimenti, applausi per tutti i protagonisti in gara. Il livornese insegue il terzo successo consecutivo e precede in classifica lo svedese, campione dal 2015 al 2018.
Fair play, coraggio e determinazione in Piemonte, nella tappa del circuito EDGA. Al Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano (Torino), l’Open d’Italia Disabili – Sanofi è iniziato nel segno di Tommaso Perrino.
Nell’evento inserito nel calendario dell’European Disabled Golf Association (EDGA), il campione in carica (ha vinto il torneo già due volte, nel 2019 e nel 2021, la competizione è stata annullata per Covid nel 2020) ha chiuso il primo round (dei due in programma) al comando della classifica “stroke play medal” con uno score di 69 (-3) colpi.
Dietro di lui, in seconda posizione con 72 (par), c’è invece lo svedese Joakim Bjorkman che questa manifestazione l’ha fatta sua consecutivamente dal 2015 al 2018. Buon avvio anche per il turco Mehmet Kazan, terzo con 73 (+1) davanti allo svizzero Rasmus Lia, quarto con 74 (+2).
Nella graduatoria “stroke play pareggiata”, Andrea Plachesi (secondo nel 2021) guida il leaderboard con 66 (-6) colpi ed è tallonato da Pietro Andrini, secondo con 67 (-5). Bella partenza anche per Luca Gurrieri, terzo con 69 (-3), e Roberto Matteo Granatiero, quinto con 71 (-1).
Nella categoria stableford, Loris Stradi e lo svizzero Fabiano Paratore sono davanti a tutti con 45 punti. Alle loro spalle con 39 punti ecco Alessandro Petrianni, Jacopo Luce e Gregorio Guglielminetti.
Applausi per tutti i protagonisti in campo, esempi di determinazione e passione. In uno sport aggregante e inclusivo, nel segno del progetto Ryder Cup 2023. Al Royal Park I Roveri il torneo s’è aperto con la visita del Presidente della FIG, Franco Chimenti, che s’è complimentato con i giocatori e le giocatrici per l’impegno e l’entusiasmo che li contraddistingue.
La formula – Il torneo è aperto non solo a tutte le categorie di disabilità ma anche a quelle di Golf handicap. Si disputa sulla distanza di 36 buche (18 al giorno), per una sfida all’insegna del fair play, dove verrà assegnato anche il titolo di campione italiano.
L’inclusione, al centro del Progetto Ryder Cup 2023, scende nuovamente in campo – L’Open d’Italia Disabili – Sanofi conferma la vicinanza ai giocatori con disabilità da parte della Federazione Italiana Golf. Che ha creato un Settore Tecnico dedicato (e che periodicamente organizza raduni con allenamenti personalizzati) e da quest’anno anche un ordine di merito riservato ad atleti con disabilità regolarmente tesserati per la FIG. E che è composto da tre classifiche differenti (stroke play formula medal, stroke play formula pareggiata, classifica stableford), così da abbracciare tutto questo universo. Per un impegno che non si ferma all’aspetto agonistico, ma ha anche un impatto sociale con “Golf4Autism”, iniziativa al centro del Progetto Ryder Cup 2023 – il cammino di avvicinamento alla sfida Europa-Usa intrapreso dalla FIG insieme all’Official Advisor Infront – che si rivolge alle persone con spettro autistico.
Il percorso di gara – Già teatro dell’Open d’Italia (DP World Tour) per quattro edizioni consecutive dal 2009 al 2012, il Royal Park I Roveri ospita per il secondo anno consecutivo l’Open d’Italia Disabili-Sanofi. Situato a soli 20 km dal centro di Torino, circondato dalle Alpi e immerso nella natura del Parco Regionale La Mandria, a pochi passi dalla Reggia di Venaria Reale, il circolo piemontese è stato fondato nel 1971 dalla famiglia Agnelli. La struttura offre due percorsi da 18 buche progettati da architetti di fama mondiale, Robert Trent Jones Sr. e Michael Hurdzan.
(da ufficio stampa Federazione Italiana Golf)