L’Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna torna dopo 31 anni a Cervia e promette tanto spettacolo, dentro e fuori dal campo.
Noi italiani abbiamo il sangue latino. Ci accendiamo per i grandi campioni.
Questo avviene in tutti gli sport e il golf non ne è esente.
Seguiamo la Formula 1 ma non stacchiamo gli occhi dallo schermo se la Ferrari può vincere, guardiamo la squadra di calcio del cuore ma difficilmente ci soffermiamo a osservare il calcio delle serie minori, diventiamo amanti del tennis se gioca Sinner, dello sci quando scendono i migliori o perdiamo il sonno per Luna Rossa.
A Cervia assenti tanti big internazionali
Purtroppo, questo Open non godrà della presenza di alcuni top player europei.
Il problema è legato, come racconta nel suo editoriale Francesco Molinari, dai calendari sempre più congestionati.
Stiamo vivendo il braccio di ferro tra LIV e PGA Tour e, noi del DP World Tour (non ci chiamiamo neanche più “European”) siamo vittime degli eventi – ci ha raccontato Chicco.
I nostri tre milioni e 250 mila dollari di montepremi sono di tutto rispetto, specie nel contesto europeo, ma ormai i soldi non sono il principale movente per inserire nel calendario dei top player un torneo.
Le settimane che precedono il nostro Open negli Stati Uniti recitano: Memorial, U.S. Open e Travelers, gare alle quali nessuno vuole mancare per non perdere punti nel ranking.
Il 27 giugno in America ci sarà il Rocket Mortgage, gara di secondo livello (9.2 milioni di dollari per la cronaca) che i migliori snobberanno per un rigenerante stop, prima di sbarcare in Europa per Scottish Open e Open Championship.
Ergo: difficilmente vedremo in campo top player continentali che gareggiano su entrambe le sponde dell’Oceano.
L’Open del divertimento a Cervia
Se è vero che non possiamo trasformarci improvvisamente in inglesi, che assistono a qualsiasi torneo a prescindere dal field, possiamo però trovare nel nostro Open il pretesto perfetto per goderci un weekend lungo tra golf e divertimento.
La scelta di sbarcare in Romagna mai come quest’anno è stata azzeccata.
Un grande applauso va fatto al Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che lo ha fortemente voluto e a quanti ci hanno creduto.
Il percorso dell’Adriatic Golf Club Cervia
L’Adriatic Golf Club Cervia è stato tirato a lucido e sarà il punto nevralgico dei turisti. La sua posizione, a poche decine di metri dal mare, consente di accedervi facilmente, anche dalla spiaggia, permettendo di alternare momenti con la famiglia, il mare e seguire i giocatori in campo.
Già ci immaginiamo il programma della giornata: sveglia e colazione in hotel, passeggiata in pineta, spiaggia e poi al golf a tifare gli Azzurri, pranzo in famiglia, pomeriggio dedicato allo sport o al mare, shopping, aperitivo e cena.
Poi, per chi non ha la famiglia al seguito, può iniziare il ‘terzo tempo’, che a Milano Marittima è DOCG.
Una splendida opportunità di un antipasto di vacanza estiva all’insegna del golf.
Una bella vetrina per gli atleti azzurri
E in campo chi seguire? Beh, non ci sono dubbi: i nostri ragazzi.
Potremo scatenare il nostro sangue latino per Matteo Manassero. Senza dubbio sarà proprio lui il giocatore più atteso.
Al momento di andare in stampa il veronese è 12° nel ranking europeo. Un risultato superlativo se si pensa che è tornato quest’anno a tempo pieno sul DP World Tour dopo anni di assenza.
Matteo conosce il campo perché ci ha giocato da dilettante nelle gare ufficiali.
Certo, la preparazione di un torneo del Tour è diversa, ma la conformazione è sicuramente nelle sue corde.
Le 9 buche nella pineta premiano i giocatori che prediligono la precisione alla lunghezza e i green non presentano grandi trabocchetti.
È verosimile che i punteggi saranno piuttosto bassi ma sappiamo che Matteo può scendere molto sotto par.
Arriverà galvanizzato dalla presenza allo U.S. Open che, a prescindere da quale sarà il risultato, rappresenta un bonus rispetto alla pianificazione della sua stagione.
Sarà una grande chance anche per Guido Migliozzi, che ha mostrato sprazzi di ottimo gioco con il secondo posto al Volvo China Open.
E poi ancora Celli, Pavan, Laporta ed Edoardo Molinari, senza dimenticare gli altri, tutti con una gran voglia di fare risultato nel torneo di casa e, perché no, ambire a un successo che manca agli Azzurri dal 2016, anno in cui Francesco Molinari si impose al Golf Milano.
L’elenco degli outsider è pressoché infinito, confermando come il nostro Open sia il trampolino di lancio delle nuove stelle.
Ultimo esempio il defending champion Adrian Meronk, che lo scorso anno andò a un passo dal team di Ryder Cup a Roma.
La sfida Europa-USA è stata un grande spot per il golf italiano nel mondo, l’Open d’Italia lo sarà per l’Emilia-Romagna, regione meravigliosa in grado di offrire uno straordinario patrimonio di storia, natura, sport, buon cibo e tanto divertimento.
L’albo d’oro delle ultime trenta edizioni
2023 A. Meronk Marco Simone
2022 R. MacIntyre Marco Simone
2021 N. Højgaard Marco Simone
2020 R. McGowan Chervò San Vigilio
2019 B. Wiesberger Olgiata
2018 T. Olesen Gardagolf
2017 T. Hatton Milano
2016 F. Molinari Milano
2015 R. Karlberg Milano
2014 H. Otto Torino
2013 J. Quesne Torino
2012 G. Fernandez Castaño Royal Park
2011 R. Rock Royal Park
2010 F. Andersson Hed Royal Park
2009 D. Vancsik Royal Park
2008 H. Otto Tolcinasco
2007 G. Fernandez Castaño Tolcinasco
2006 F. Molinari Tolcinasco
2005 S.Webster Tolcinasco
2004 G.McDowell Tolcinasco
2003 M.Gronberg Gardagolf
2002 I. Poulter Olgiata
2001 G. Havret Is Molas
2000 I Poulter Is Molas
1999 D. Robertson Torino
1998 P. Sjoland Castelconturbia
1997 B. Langer Gardagolf
1996 J. Payne Bergamo
1995 S. Torrance Le Rovedine
1994 E. Romero Marco Simone
1993 G. Turner Modena