Una giornata finale spettacolare quella dell’Oman Open che ha visto in campo sfidarsi per la vittoria almeno una decina di giocatori.
Un leaderboard in continuo mutamento e che ha visto protagonista anche il nostro Guido Migliozzi.
Miglio chiude al quarto posto dimostrando un ottima solidità di gioco che lo portano dalla 150ª alla 73ª posizione della Race To Dubai.
Alla fine delle 72 buche con lo score di 275 colpi (-13) si sono trovati in vetta il sudafricano Brandon Stone ed il finlandese Sami Valimaki.
Si è andati quindi al playoff sulla buca 18 che ha visto vincere Sami Valimaki alla terza buca di spareggio.
Per il finlandese è la prima vittoria sullo European Tour.
Terzo posto per il francese Adrien Saddier mentre assieme a Guido chiude al quarto posto il finlandese Korhonen e al sesto si piazzano l’inglese Smith, il sudafricano Coetzee, lo spagnolo Canizares e danese Hojgaard.
Ottimo risultato anche per Lorenzo Gagli che conclude una gara partita con un tampone di controllo per il corona virus e conclusa al 10° posto con lo score di 280 colpi (-8).
Sul percorso del Mouj Golf di Muscat in Edoardo Molinari chiude 50°, Andrea Pavan 73° e Renato Paratore 74°.
Erano usciti al taglio alla fine della seconda giornata di gara Francesco Laporta e Nino Bertasio.
REPORT DAY 3
Alla fine del terzo giro dell’Oman Open sono sei i giocatori in vetta alla classifica con 11 colpi sotto il par.
Sono i finlandesi Valimaki e Korhonen, l’inglese Shinkwin, il sudafricano Stone, l’olandese Luiten ed il danese Hojgaard.
Ad una sola lunghezza dal gruppo di testa il nostro Guido Migliozzi che domani proverà a vincere il titolo.
Ottava posizione a due colpi dalla vetta per i francesi Sordet e Saddier e per l’inglese Smith.
Sul percorso del Mouj Golf di Muscat in Oman Lorenzo Gagli scivola al 27° posto mentre Andrea Pavan recupera 6 posizioni e chiude al 36°
Edoardo Molinari chiude il terzo round al 44° posto, mentre Renato Paratore è al 74°.
REPORT DAY 2 Oman Open
Alla fine del secondo giro dell’Oman Open lo scozzese Stephen Gallacher e il danese Rasmus Hojgaard sono in vetta alla classifica con 135 colpi (-9).
Seguono ad una lunghezza Kalle Samooja e Nicolas Colsaerts, mentre a tre colpi in quinta posizione ci sono gli inglesi Rock e McEvoy, il sudafricano Stone, l’olandese Luiten e il nostro Guido Migliozzi.
Sono quattro i colpi che devono recuperare dalla decima posizione Fabrizio Zanotti, Callum Shinkwin, Alejandro Canizares e il toscano Lorenzo Gagli.
Sul percorso del Mouj Golf di Muscat in Oman Edoardo Molinari e Andrea Pavan sono al 28° posto con 142 colpi (-2), mentre Renato Paratore è 63° in par.
Non accedono alla fase finale Francesco Laporta (146, +2) 86° e Nino Bertasio (148, +4) 111°.
REPORT DAY 1 Oman Open
Con 66 colpi (-6) Guido Migliozzi è in vetta alla fine del primo giro dell’Oman Open che si sta giocando sul percorso del Mouj Golf di Muscat in Oman.
Guido ha un solo colpo di vantaggio sul sudafricano Brandon Stone e sul danese Rasmus Hojgaard.
Lorenzo Gagli è in tredicesima posizione a tre colpi dall’amico Migliozzi che lo precede in vetta, mentre Edoardo Molinari è al 25° con quattro colpi da recuperare al leader.
Edoardo Molinari e Lorenzo Gagli erano stati esclusi dall’Oman Open perché il campione toscano aveva qualche sintomo di problemi polmonari.
Fortunatamente però tutto è rientrato, grazie a un veloce controllo con un tampone per Lorenzo, per verificare se fosse positivo. Edoardo invece era in osservazione quale suo compagno di camera.
Le analisi per il coronavirus hanno dato esito negativo e i nostri due giocatori hanno preso regolarmente al via, spostati però in ultima partenza.
Concludono il primo giro al 38° posto con un colpo sotto il par Renato Paratore ed Andrea Pavan, al 53° Nino Bertasio e al 72° Francesco Laporta.
PROLOGO Oman Open
Andrea Pavan, Guido Migliozzi, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta saranno sul tee di partenza dell’Oman Open.
Dal 27 febbraio al primo marzo l’European Tour si trasferisce al Mouj Golf di Muscat in Oman.
Giunto alla sua terza edizione, l’evento ha prodotto due grandi vincitori, Joost Luiten che ha conquistato il titolo inaugurale nel 2018 e Kurt Kitayama nel 2019.
Joost Luiten spera che una seconda vittoria in carriera nell’Oman Open possa spingerlo ad ottenere un posto in Ryder Cup e ai Giochi Olimpici.
“Quest’anno è l’anno della Ryder Cup, – ha detto Luiten – quindi un paio di vittorie potrebbero vedermi entrare in squadra. E’ anche un anno olimpico e mi piacerebbe qualificarmi. Le Olimpiadi di Rio di quattro anni fa sono state davvero speciali e quest’anno sono in Giappone, un paese in cui non sono mai stato, e che mi piacerebbe visitare”.
In campo il tedesco Maximilian Kieffer che lo scorso anno giunse qui secondo, e il campione amateur britannico James Sugrue, la cui apparizione segnerà il suo debutto all’European Tour.
Ci sarà anche il vincitore dell’Hong Kong Open 2014 Scott Hend e l’astro nascente Adri Arnaus, che ha goduto di una stagione da rookie stellare lo scorso anno.
Infine c’è Martin Kaymer che giocherà per la prima volta l’Oman Open. “Penso che finché seguirò un piano, vincere di nuovo è solo una questione di tempo”, ha detto Kaymer. “Mi sento molto vicino alla vittoria”. Negli ultimi due o tre anni non avevo un piano su cosa volevo fare, dove volevo essere o dove pensavo dovesse essere il mio golf”.
Kaymer spera anche che il ritorno al suo vecchio caddie lo scozzese Craig Connelly, che ha portato la sua sacca durante le due grandi vittorie di Martin, possa iniziare a dare i suoi frutti.