Non sono certo mancate le emozioni nel primo giro dell’89° Masters. Ad Augusta, dopo le prime 18 buche, si prende la scena Justin Rose che chiude la giornata inaugurale con un ottimo 65 finale (-7).
Justin Rose vola nel primo giro del Masters
Il giro quasi perfetto del campione inglese e runner up nelle edizioni del 2015 e del 2017, è stato macchiato soltanto dal bogey della 18.
Rose al termine del giro ha dichiarato che durante la sessione di pratica prima del giro era stata ottima e che le sensazioni si sono tramutate concretamente nei primi tre birdie consecutivi realizzati nelle prime buche di giornata.
I tre birdie consecutivi dalla 8 alla 10, come dichiarato dallo stesso Rose, gli hanno permesso di affrontare l’Amen Corner nel modo migliore possibile e con estrema fiducia e serenità.
Peccato per quei due driver finali sbagliati entrambi a destra che gli hanno fatto perdere un colpo all’ultima buca, dopo aver limitato i danni con un fantastico approccio e putt alla penultima.
Gli altri protagonisti della prima giornata del Masters
A tre colpi da Rose troviamo un terzetto di big tutti e tre a -4: Corey Conners, Ludvig Aberg e il numero 1 del mondo e defending champion Scottie Sceffler.
Per il candese un giro quasi immacolato, macchiato soltanto dal bogey al par 4 della 5, con due ottimi birdie finali alla 17 e alla 18.
Alla pari di Conners, con la tranquillità e confidenza di un veterano di Augusta, anche Ludvig Aberg chiude il primo giro con un buon 68, frutto di cinque birdie, di cui quattro nelle seconde nove e un solo bogey alla 4.
Chi non ha tradito le attese è stato Scottie Scheffler. Il defending champion e numero 1 del mondo, come da lui stesso riportato a fine giornata, ha effettuato esattamente quello che avrebbe dovuto fare, realizzando tutte le occasioni da birdie ad eccezione del tentativo sull’ultima buca. Per il numero 1 del mondo un giro perfetto bogey free in 68.
Un primo giro che ha sorriso ai giocatori europei e a quelli del LIV Golf
Detto di Rose e Aberg, dopo le prime 18 buche in quinta posizione con -3 troviamo Tyrrell Hatton e Bryson De Chambeau, tallonati da Aaron Rai.
Chi invece ha nuovamente tradito le attese mancando una grande opportunità di ritagliarsi un ruolo da protagonista del primo giro è stato Rory McIlroy.
McIlroy crolla sul finale
Dopo un ottimo avvio, con quattro birdie nelle prime 14 buche, e in totale controllo del suo gioco, McIlroy incappa in due doppi bogey tragici alla 15 e alla 17 che gli fanno perdere tanto terreno in classifica per un 72 finale, che gli vale la 27esima posizione.
Incredibile l’approccio sbagliato da dietro al green della 15 che ha raggiunto l’acqua. Forse disturbato dall’attesa del colpo di Bhatia e dal team presente sul tee della 16, fatto sta che un errore del genere da un giocatore del suo calbro propio non ce lo si aspetta.
Per non farti mancare nulla, due buche dopo, dopo essere andato lungo con il colpo al gree al par 4 della 17, il campione nord irlandese manda lungo l’approccio per poi realizzare i primi 3 putt di giornata che lo fanno scivolare in classifica.
Fred Couples entra nella storia del Masters
Da segnalare l’ottimo giro in 71 (-1) del 65enne Fred Couoples. L’esperto giocatore americano, dopo aver imbucato un lunghissimo putt da fuori green alla prima buca, riesce a superarsi imbucando il secondo colpo con un legnetto per l’eagle alla buca 14.
Dopo il primo giro sotto par realizzato da Couples nel 1983, riesce quindi a ripetersi dopo ben 42 anni, scrivendo letteralmente la storia del Masters ad Augusta.
Giornata da dimenticare per Dunlap
Chi invece vorrà dimenticare in fretta il primo giro e tornare subito in campo è il giovane Nick Dunlap, autore di un pesantissimo score in 90 (+18) senza realizzare nemmeno un tre putt in tutta la giornata.
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