Terzo successo azzurro in tre settimane in un momento particolarmente felice per il golf italiano.
Lo ha ottenuto Luca Cianchetti con 196 (69 61 66, -17) colpi nel Croara Alps Open, che si è trasformato in un trionfo con il secondo posto di Ludovico Addabbo e di Andrea Romano (201, -12).
La prodezza del 27enne modenese segue quelle di Matteo Manassero (Copenhagen Challenge) e di Andrea Pavan (D+D Real Czech Challenge), entrambe sul Challenge Tour.
Sul percorso del Croara Country Club (par 71), a Gazzola (Piacenza), dove è approdato per la prima volta l’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, nel torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour, altri due azzurri hanno concluso tra i top ten: Cristiano Terrragni, quarto con 202 (-11), insieme allo spagnolo José Manuel Pardo Benitez e allo svizzero Luca Galliano, e Alessandro Radig, il migliore tra i dilettanti, settimo con 203 (-10) alla pari con l’olandese Lars Keunen e con i francesi Mathieu Prost e Antoine Santarelli.
E ancora le buone prove di Jacopo Albertoni, Enrico Di Nitto e dell’altro amateur Flavio Michetti, 11.i con 204 (-9).
Cianchetti ha iniziato il giro finale con un colpo di margine su Addabbo e su Galliano mantenendo alto il ritmo con tre birdie sulle prime otto buche.
Dopo un bogey alla 11ª, che ha ridato speranze agli avversari, li ha messi definitivamente fuori gioco con altri tre birdie nelle ultime sette per il 66 (-5) vincente.
Un doppio bogey alla 13ª ha tolto dalla corsa Galliano, mentre Addabbo, che è stato sempre sulla scia del vincitore (70, -1, tre birdie, due bogey), con un bogey alla 17ª ha permesso a Romano, autore di un gran 63 (-8, otto birdie), miglior score di giornata, di agganciarlo sulla seconda piazza dopo una spettacolare rimonta dalla 30ª.
Luca Cianchetti ha ricevuto per il successo un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro ed è risalito dal 27° al quarto posto nell’ordine di merito rilanciando la sua candidatura a una delle ‘carte’ per il Challenge Tour 2024.
Passato professionista a metà del 2017, è al quarto titolo sull’Alps Tour dopo aver conseguito il primo nel 2015 (Abruzzo Open), quando era ancora dilettante. Nel 2018 ha vinto il Campionato della PGA Italiana, lo Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour (Asia Course) e l’Invitational Pro-Am del circuito PGAs of Europe (oggi CPG, Confederation of Professional Golf).
Gli altri due titoli sul terzo tour continentale sono arrivati nel Katameya Dunes Open (2019) e nel Red Sea Little Venice Open (2021).
In quella occasione realizzò un 62, suo miglior score fino al 61(-10) che nel secondo round gli lo ha lanciato verso la vittoria nel Croara Alps Open.
Le dichiarazioni del vincitore
“Sono particolarmente felice di aver vinto su questo campo, che conosco bene e dove mi sento di casa, e nella mia regione. Il successo offre sempre una grande spinta morale, ma in questo caso, con il bel salto nel ranking, mi ha dato l’opportunità di inserirmi concretamente nella corsa verso il prossimo Challenge Tour. Faccio i complimenti ad Abbaddo, con cui sono stato in lotta fino all’ultimo, e a Romano per l’incredibile rimonta. Sotto l’aspetto del gioco oggi sicuramente sono stato ai livelli che mi avevano portato alle precedenti vittorie e di questo ringrazio il mio maestro Duncan Muscroft”.
Prossimo evento dell’Italian Pro Tour si svolgerà al Golf Nazionale, la casa del gol italiano, a Sutri (VT), dove è in programma dal 6 al 9 luglio l’Italian Challenge Open, che fa parte del Challenge Tour
Il percorso del Croara Country Club ha ottenuto il consenso incondizionato dei partecipanti.
Nato nel 1976, originariamente di 9 buche disegnate da Raffaele Buratti e poi ampliato a 18 da Marco Croze, da un lato è costeggiato dal fiume Trebbia, da cui prende il nome la valle, e dall’altro da un bosco secolare di querce.
Di rara bellezza gli scorci panoramici, sia di carattere naturalistico che storico-architettonico (per tutti la vista dello splendido Castello di Rivalta).
Prima sede dell’Open d’Italia Femminile nel 1987, il campo, nel bel mezzo del quale sorge una villa del ‘600, è ricco di insidie naturali e di ostacoli appositamente creati, che hanno richiesto massima concentrazione ai concorrenti.
(Da Ufficio Stampa Federazione Italiana Golf)