Italian Challenge Open a Castelconturbia dal primo ottobre
L’European Challenge Tour torna in Italia per la settima edizione consecutiva dell’Italian Challenge Open.
Si giocherà dal primo al quattro ottobre sul percorso progettato da Robert Trent Jones del Golf Club Castelconturbia, inaugurato nel 1984.
Anche se questa è la prima volta che il club ospiterà un evento del Challenge Tour, il Golf Club Castelconturbia è stato in precedenza la sede dell’Open d’Italia ed ha visto le vittorie di Craig Parry nel 1991 e di Patrik Sjöland nel 1998.
La vittoria lo scorso anno fu di Matthew Jordan superando Lorenzo Scalise al playoff e rivendicando così il suo primo titolo da professionista.
Ma la domanda è chi seguire all’Italian Challenge Open? Ci facciamo aiutare dai bookmaker che ci indicano due persone.
I giocatori svedesi hanno un buon feeling con l’Italia. Da Mikael Lundberg che ha vinto la prima edizione nel 2007 sono poi seguiti negli anni successivi Johan Edfors, Joel Sjöholm e Sebastian Soderberg. Quest’anno potrebbe essere il turno di Jens Dantorp.
Il 31enne ha perso tre tagli consecutivi all’inizio dell’anno, ma ultimamente si è ripreso, finendo al 21° posto all’Open d’Irlanda del Nord e poi il quinto posto all’Open del Portogallo.
Il secondo è il nostro Matteo Manassero. Un uomo dalla carriera impressionante.
Una carriera stellare da amateur che ha visto la vittoria dell’Amateur Championship e la medaglia d’argento nell’Open Championship, Matteo è diventato il più giovane vincitore nella storia dell’European Tour imponendosi nel 2010 al Castello Masters a 17 anni e 188 giorni.
Come tutti sappiamo ha poi vinto quattro titoli all’età di 20 anni tra cui il BMW PGA Championship nel 2013.
Quella vittoria a Wentworth si è rivelata la sua ultima fino a poco tempo fa.
Manassero ha vissuto alcuni anni difficili sul campo da golf ma due settimane fa si è assicurato la sua prima vittoria dopo sette anni sull’Alps Tour vincendo il Toscana Alps Open.
Molti sono gli azzurri in campo questa settimana. Noi saremo li con le nostre telecamere e il commento di Alessandro Bellicini a seguirli tutti.