Nell’acciona Open de España Matthieu Pavon ha dominato con una corsa di testa superando di quattro colpi Zander Lombard. Al nono posto Jon Rahm, numero tre mondiale, 28° Edoardo Molinari e 47° Guido Migliozzi.
Il francese Matthieu Pavon ha dominato con una corsa di testa l’acciona Open de España che ha vinto con 261 (63 68 66 64, -23), lasciando a quattro colpi il sudafricano Zander Lombard, secondo con 265 (-19). Nell’evento del DP World Tour disputato sul percorso del Club de Campo Villa de Madrid si sono classificati al 28° posto con 274 (69 66 70 69, -10) Edoardo Molinari e al 47° con 277 (69 68 72 68, -7) Guido Migliozzi.
Primo titolo per Pavon
Pavon, 30enne di Tolosa, è al primo titolo sul circuito in una stagione in cui ha ottenuto cinque top ten, l’ultima (6°) la scorsa settimana nell’Alfred Dunhill Links Championship. Figlio dell’ex calciatore Michel Pavon, fino ad ora nel suo palmarès figuravano due successi nell’Alps Tour, uno dei quali nel Servizitalia Open (2015) al Golf Club Lignano, e uno nel French Tour (2018). Ha preso il largo con un gran 63 (-8) nel primo turno e ha concluso il suo show con un 64 (-7, sette birdie).
Al terzo posto con 266 (-18) l’inglese Nathan Kimsey, al quarto con 267 (-17) il paraguaiano Fabrizio Zanotti e il tedesco Marcel Siem, autore con un 61 (-10, due eagle, sette birdie, un bogey) del miglior parziale di giornata, e al sesto con 269 (-15) il transalpino Julien Guerrier e gli inglesi Richard Mansell e Dan Bradbury. Quest’ultimo è stato autore nel round precedente di una “hole in one” alla buca 3 (par 3, yards 226, ferro 4), la sua terza stagionale con cui ha eguagliato il primato in materia. L’ultimo a realizzare la prodezza era stato lo spagnolo Miguel Angel Jimenez.
Niente quaterna per Rahm
Non ha risposto alle attese dei suoi fans Jon Rahm, numero tre mondiale, campione in carica, uno dei protagonisti del Team Europe vittorioso nella Ryder Cup di Roma e grande favorito alla vigilia, che puntava alla quaterna, dopo essersi imposto per tre volte nelle ultime quattro edizioni del torneo giunto alla 96ª e nato nel 1912. Per lui il nono posto con 270 (-14), ma ha dato spettacolo in chiusura con un 64 (-7, otto birdie, un bogey) rimontando dalla 34ª piazza. In campo anche un altro dei protagonisti al Marco Simone Golf & Country Club contro il Team Usa, l’inglese Justin Rose, piuttosto in ombra, 57° con 279 (-5).
Molinari, uno dei due vice capitani, tra i cinque del Team Europe, ha preso parte alla gara insieme al danese Thomas Bjorn, che si è imposto in questo evento nel 1998 e nell’occasione out al taglio (76° con 141, -1). L’azzurro ha condotto il giro finale in 69 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey e Migliozzi in 68 (-3) con cinque birdie (tre di fila dalla 14ª alla 16ª buca) e due bogey.
(Da ufficio stampa FIG)