Giornata difficile quella di sabato per molti dei grandi nomi di questa edizione dell’Arnold Palmer Invitational, alle prese con un campo e condizioni meteo che li hanno messi a dura prova. A partire da Viktor Hovland, che per il secondo anno consecutivo ha iniziato il weekend con uno score sopra par (75), perdendo la leadership conquistata dopo 54 buche.
Davanti a tutti resta chi ha sbagliato meno, anzi, chi ha infilato alcuni putt davvero pesanti dalla lunga distanza come Billy Horschel (71) e Talor Gooch (72), leader con 209 colpi (-7).
Horschel, primo americano a vincere lo scorso anno il BMW PGA Championship a Wentworth, in Florida ci è cresciuto, e non lontano da Orlando e da Bay Hill, e da ragazzino veniva a vedere il torneo e le sue stelle giocare sperando un giorno di riuscire a emularli.
Vincere qui per lui, che è stato anche giocatore dei Florida Gators all’università, sarebbe quindi davvero speciale. Non sarà facile. Le difficili condizioni di sabato, che ha generato una media score di 74,06, metterà a dura prova i due leader. Talor Gooch, in testa insieme a Horschel, cercherà l’exploit a soli pochi mesi dal suo primo titolo sul PGA Tour, giunto lo scorso novembre.
Il +3 di Hovland lascia comunque al norvegese in corsa per il suo titolo numero 4 sul PGA Tour in soli tre anni. Il 24enne numero 4 del mondo è terzo a -6. Scottie Scheffler, autore di un gran giro in 68, il migliore di giornata insieme a Chris Kirk, recupera 16 posizioni ed è 4° a -5. Rory McIlroy con 76 perde altre 4 posizioni ed è ora 6° con -3 in compagnia di Kirk e di un ottimo Graeme McDowell (69). Male infine il numero 1 del mondo Jon Rahm, alla prima in carriera a Bay Hill, che scivola al 17° posto con 74 di giornata.
Questa la classifica del ARNOLD PALMER INVITATIONAL a 18 buche dal termine.