Nel moving day dell’Hero Dubai Desert Classic Tyrrell Hatton ha recuperato una poszione e ha messo nel mirino la vittoria. L’inglese ha realizzato un parziale di 68 colpi grazie al quale ha superato Ewen Ferguson, leader al termine del secondo giro, e avvicinato Daniel Hillier, ora al comando con -13 a un solo colpo di distanza. Hatton ha raccontato di avere buone sensazioni ed essere ottimista per l’ultimo giro. La vittoria è nel mirino per il giocatore del LIV che, in caso di successo, eguaglierebbe il record di Rahm a quota cinque sigilli nelle gare Rolex Series.
Nel suo giro spettacolare eagle alla buca due, con palla messa in green a circa tre metri dall’asta, ma anche due ombre prima del giro di boa. Due i bogey nei quali è incappato alla 8 e 9, buche che evidentemente non ama e nelle quali ha già perso cinque colpi. Il rientro è stato impeccabile con quattro birdie e nessun errore.
Daniel Hillier, che punta a vincere la prima gara delle Rolex Series, ha pagato a caro prezzo l’errore alla buca 13, par cinque nel quale il field sinora ha giocato una media di 4,57, sinonimo di quasi un birdie ogni due giocatori. Drive in rough, primo lay up nella “native area” e altro colpo per tornare in pista: il bogey è servito. L’errore lo ha condizonato e la foga nel voler recuperare gli ha fatto perdere altri due colpi nelle buche seguenti.
Per Rory la sveglia suona tardi
Il bi-campione in carica, vincitore del torneo nel 2023, 2024 ma anche 2015 e 2009, ha finalmente consegnato una carta con il “6” davanti. Dopo il giro di boa uno sopra il par è rientrato con quattro birdie e nessun errore. Giro in 69 e 21 posizioni recuperate nel leaderboard. Il nordirlandese è 12° con -6, probabilmente troppi sette colpi dal leader per poter coltivare sogni di vittoria a 18 buche dalla fine.
Appaiato a McIlroy c’è Robert MacIntyre mentre crollo per Tommy Fleetwood che, a causa di un giro in 74 colpi, è sceso al 31° posto perdendone ben 16.
Gli italiani, Migliozzi top ten
Guido Migliozzi ha invertito la rotta rispetto allo sfortunato secondo giro. Conosce alla perfezione il campo e gli piace. Il giro in 70 colpi gli ha permesso di salire al decimo posto a quota -7. Lontano dai primi per ambire al titolo può tranquillamente ambire almeno a una top ten.
Rinfrancato dal superamento del taglio finalmente Francesco Laporta è sceso sotto il par. Pochi ancora i birdie realizzati dall’azzurro, solo due nel terzo giro e otto da inizio torneo, ma un solo bogey ancora alla buca 5. 46° con -1 non avrà nulla da perdere nelle ultime 18 buche.