Non si poteva chiedere di meglio dal ritorno in campo di Tiger Woods. Nel primo giro di ieri del Genesis Invitational, il padrone di casa e host del torneo al Riviera Country Club, non ha tradito le aspettative chiudendo la giornata con un ottimo 69 (-2).
E lo ha fatto come solo lui sa fare, infiammando la folla con tre fantastici birdie nelle ultime tre buche finali, facendo esplodere di gioia i tantissimi tifosi che si erano accalcati sulla collina dietro al green della 18 e tenendo sicuramente svegli fino a tarda notte, chi lo seguiva in televisione dal Vecchio Continente.
Dalle immagini e dalle espressioni sul suo viso e in quelle dei suoi compagni di team (gli amici Justin Thomas e Rory McIlroy) a fine giro, traspariva felicità e ammirazione massima per il grande campione che ancora è, perché come da lui stesso dichiarato in conferenza stampa prima del torneo “Non è ancora tempo di fare l’ambasciatore di questo sport, e se sono qui è perché so che posso ancora competere e vincere”.
Oltre alle parole, Tiger lo ha dimostrato anche nei fatti in campo, partendo subito forte con un birdie alla prima buca per poi incappare in tre putt al par 3 della buca 4 per poi recuperarlo con il bel birdie alla 8, chiudendo le sue prime nove in 34 (-1).
Le seconde nove non erano cominciate al meglio per Tiger con i due bogey segnati alla 10 e alla 12, ma poi, quando il sole stava calando e il freddo iniziava a farsi sentire, così come sicuramente la stanchezza, è arrivato il rush finale, una vera zampata della tigre, con i tre fantastici birdie realizzati alla 16, alla 17 e alla 18.
Fisicamente il suo corpo ha retto, anche se adesso ci saranno solamente 14 ore per recuperare dallo sforzo fisico del primo giro, visto che il tee time per il suo secondo giro è previsto al mattino presto di venerdì (orario di Los Angeles).
Ci vorrà tanto ghiaccio per recuperare al meglio dallo sforzo per tornare in campo oggi e lottare per passare il taglio (obiettivo minimo per Tiger).
Le dichiarazioni di Tiger